Si è dato il via libera al documento contabile del 2019 e in pochi mesi con l’avvocato cirotano in veste di Commissario liquidatore si è iniziato ad intravedere un percorso di cambiamento nella gestione del settore Idrico. La stabilizzazione dei 27 operai in scadenza di contratto ha ricevuto la condivisione di tutte le sigle sindacali regionali. “Per poter investire in un settore strategico come l’acqua, la Regione deve poter raccogliere l’opportunità che l’Europa, attraverso il Recovery Fund, ha messo a disposizione del nostro Paese. Il passo successivo, dopo 9 anni di liquidazione volontaria, è di voltare pagina e creare una Società pubblica”, sono queste le parole del Commissario di Sorical nominato nel mese di settembre in quota Lega dalla governatrice Jole Santelli. “Ci sono i presupposti per arrivare in breve tempo alla pubblicizzazione della società e al rilancio dell’intero settore”. La Società Risorse Idriche Calabresi s.p.a. (So.Ri.Cal) è una delle caselle più prestigiose del sottogoverno regionale. Attualmente è una società mista a prevalente capitale pubblico regionale: (il 53,5% appartiene alla Regione Calabria; il 46,5% Acque di Calabria s.p.a. che è controllata dalla Multinazionale Veolia) a cui è stata affidata la gestione, il completamento, l’ammodernamento e l’ampliamento degli schemi idrici di grande adduzione, accumulo e potabilizzazione trasferiti alla Regione Calabria dalla disciolta Cassa per il Mezzogiorno nonché lo svolgimento del servizio idropotabile all’ingrosso in favore di tutti i comuni calabresi. Cataldo Calabretta è di Cirò Marina, è un noto avvocato e professore universitario di Diritto. Fedelissimo di Matteo Salvini, ha aderito al progetto leghista fin dall’esordio del partito nazionale. Il settore idrico è nevralgico per la qualità della vita dei cittadini. “Sorical ha le potenzialità per dare una risposta qualificata alle loro aspettative, ci sono elevate professionalità e competenze, che possono essere utili alla Calabria ed ai calabresi. Un patrimonio di risorse umane che deve essere valorizzato sempre più”, ha ammesso il commissario Calabretta in più occasioni.