Ha parlato ai giovani come uno “zio” il prof. Emanuele Scafato, durante il webinar “La scuola che insegna a stare bene” – Giornata di prevenzione dei rischi da alcol e dipendenze, promosso dalla Società Editrice Sud con l’Azienda Sanitaria Provinciale e Ufficio Scolastico Provinciale di Messina, nell’ambito del Progetto “Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine”. Numerosi gli studenti che hanno partecipato accompagnati dai loro Dirigenti Scolastici e dai docenti referenti, provenienti da Calabria e Sicilia. L’ospite d’onore dell’evento, il prof. Scafato, è direttore del centro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Ricerca e la Promozione della Salute sull’Alcol e le problematiche Alcolcorrelate e responsabile dell’Osservatorio Nazionale Alcol, Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità. Anche se davanti al monitor di un pc, per molti giovani collegati in videoconferenza, è stata un’esperienza significativa e pregnante. Il dibattito, coordinato dalla giornalista Natalia La Rosa, ha registrato l’intervento di saluto del presidente della Ses Lino Morgante, del direttore sanitario dell’Asp di Messina Dino Alagna, della Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Messina, Ornella Riccio e dei Dirigenti Scolastici del Liceo Empedocle, Angelo Miceli (con il direttore avv. Giuseppe Pedullà), Sara Giulia Aiello dell’IIS CARIATI Cariati (Cs) e Caterina Calabrese del Liceo Berto di Vibo Valentia; mentre il direttore del Sert di Messina, Piero Russo, ha illustrato una breve presentazione dei servizi sul territorio di competenza. Dopo l’efficace relazione del prof. Scafato, scandita da presentazioni multimediali e immagini dimostrative, si è aperto il dibattito con gli studenti, preceduto dai saluti del rappresentante delle consulte studentesche calabresi. Numerosi e interessanti i quesiti della rappresentanza di studenti, che hanno preso parte al webinar, provenienti, tra gli altri, dal Liceo scientifico Empedocle (Me), Liceo Scientifico Cariati (Cs), Liceo Scientifico “Berto” di Vibo Valentia, Liceo “Caminiti Trimarchi” di S. Teresa di Riva (Me), Liceo scientifico Galilei di Spadafora (Me), Istituto Tecnico “E. Fermi” di Barcellona P.G. (Me), Istituto Comprensivo “Manzoni Dina e Clarenza” Messina; l’evento è stato seguito da tutti gli istituti e da un numerosissimo pubblico di giovani attraverso la diretta sul canale Youtube di Gazzetta del Sud. Motivanti le riflessioni del prof. Scafato, il quale, rivolgendosi direttamente ai giovani ha detto loro: “Non fatevi ingannare dai messaggi devianti che spesso giungono da costosissime campagne pubblicitarie e dalle fake news. Queste sono generate solo dalla spinta al consumismo; le vostre scelte sono determinanti, voi siete autentici, siete capaci di ragionare”. A tal proposito Scafato ha sottolineato che spesso i giovani si comportano stupidamente perché non utilizzano il grande potenziale della capacità critica e analitica. Con un linguaggio chiaro e comprensibile e a tratti quasi familiare, ha proseguito trattando temi anche delicati e scottanti come la deleteria pratica del “binge drinking”, l’anoressia da alcool e le terribili morti causate dal suicidio o dagli incidenti stradali. Ha tracciato, inoltre, le delicate fasi del passaggio dall’adolescenza all’età adulta “in cui si passa dall’emotività alla cognitività” ed ha sottolineato che “non esistono droghe leggere o pesanti, tutte le sostanze che creano dipendenza sono deleterie”. Interessanti i quesiti di tutti gli studenti, tra i quali quelli delle alunne della 3A del Liceo Scientifico di Cariati, Margherita Sero e Serena Cotrone – accompagnate dalla Dirigente, Sara Giulia Aiello e dalle docenti referenti Concetta Cosentino e Emanuela Ientile – le quali hanno posto l’accento, rispettivamente, sulla figura dell’“artista maledetto” che spesso attrae i giovani e sul pericolo della dipendenza digitale che sembra si stia affermando specie dopo la pandemia. L’illustre ospite ha risposto con un pizzico di ironia affermando “ne ho conosciuti tanti di artisti maledetti, molti dei quali alla fine si sono redenti. Ma mi chiedo se sono davvero artisti. Artista è colui che è capace di creare il bello e voi valete, voi siete in grado di creare. Pensate al bello, siate benedetti, non maledetti. Non siete voi gli sfigati, “sfigato” è colui che beve e che si distrugge la vita”. L’esperto ha posto l’accento anche sulle responsabilità degli adulti, affermando che qualche errore lo hanno commesso, “ma voi dimostrateci che sapete scegliere, asfaltateci!”. A proposito della dipendenza digitale il prof. Scafato ha riferito che spesso anche gli adulti, anche per motivi di lavoro, considerando le circostanze determinate dalla pandemia, rischiano di cadere vittime di un uso eccessivo di pc o smartphone. “Siamo tutti avatar” ha affermato, proseguendo poi con una disamina attenta dei rischi “digitali” per l’organismo: “spegnete il cellulare quando non è necessario, specie durante la notte; l’organismo ha bisogno di riposo e la luce dello schermo, di notte, produce sull’organismo l’effetto ingannevole della luce del giorno causando insonnia e stress”. L’illustre professionista, nel corso degli altri interventi, ha sottolineato l’importanza dell’ascolto, specie nei confronti delle persone con problemi di dipendenza: “aiutare queste persone significa lasciare una porta aperta, serve l’ascolto riflessivo” e ancora, “siate cittadini attivi nella nostra società, ponetevi domande ma datevi anche risposte; oggi troppo spesso vale la logica della convenienza piuttosto che quella della salute”. In chiusura, il prof. Emanuele Scafato, con la simpatia di uno “zio” affettuoso che sa comprendere e parlare il linguaggio dei “millennials”, ha esortato i giovani ad essere liberi di pensare autonomamente. “Sballatevi di allegria, guardatevi negli occhi, sappiate emozionarvi, senza chimica!”.