Era il 2014 quando dal belvedere Mavilia fu rimossa la croce dei passionisti, nel corso dell’allora ripristino e ristrutturazione del belvedere, una Croce in metallo che venne poi depositata presso il cimitero. Adesso il sindaco Francesco Paletta ha deciso che la croce deve ritornare dove è sempre stata accogliendo favorevolmente il desiderio della popolazione che ne chiedeva il suo ritorno dove è sempre stata. Da anni il popolo ne chiedeva la restituzione presso la sua dimora dove è stata per 50 anni. Addirittura anni fa ci fu pure una raccolta di firme tra i cittadini per rimetterla dove è stata ubicata per cinquanta anni dai padri passionisti. Nel 1936, quando era vescovo di Cariati Mons. Eugenio Faggiano, passionista, cominciò la vera ricostruzione della chiesa del santuario della Madonna D’Itria, che però fu sospesa perchè intanto era scoppiata la seconda guerra mondiale. Soltanto nel 1971 il Santuario, così come appare oggi, fu inaugurato e affidato alla cura dei Padri Passionisti.
Alla morte del Vescovo Mons. Faggiano, avvenuta nel 1956, i suoi resti mortali, furono successivamente traslati nella chiesetta, affinché il Vescovo Faggiano dormisse il sonno dei giusti nella sua diocesi, in quella Chiesa che egli aveva tanto sognato e avrebbe voluto creare sulla vetusta collina del Santuario dell’Itria. I suoi confratelli, tenaci collaboratori apostolici dello zelo pastorale del Vescovo Faggiano, ai tempi gloriosi della evangelizzazione della diocesi nelle forme indicate dalla POA, sono rimasti a Cirò anche quando gli altri sono partiti; essi hanno avuto fiducia nella Provvidenza ed hanno realizzato la loro Chiesa e casa Passionista secondo i pii desideri del loro Vescovo, confermando così la loro fruttuosa presenza apostolica in mezzo ad un popolo per il cui bene Mons. Faggiano e i Padri hanno dedicato tutto il loro fervore di sacerdoti, di Apostoli, di Passionisti. E sono stati proprio questi Passionisti che negli anni 50 quando durante il periodo pasquale venivano a predicare il vangelo nella chiesa madre de Plateis in supporto al parroco della chiesa, che in loro ricordo lasciarono sull’antica piazzetta di Mavilia una croce, il simbolo del passaggio dei passionisti, croce che per anni è rimasta sulla piazzetta, ma che dopo la ricostruzione del belvedere, la croce era stata allontanata e depositata al cimitero. Questa operazione aveva destato stupore ed incredulità nei cittadini ed ora grazie alla decisione sindaco, la croce ritornerà dove era stata ubicata oltre 50 anni. Ancora oggi tra gli anziani c’è il forte ricordo dei passionisti, tanto che alcuni di loro, conservano ancora una spilla che i passionisti gli avevano regalato, sulla quale era rappresentato il loro simbolo- una croce.