Saggio musicale di fine anno on the road per gli studenti della scuola secondaria di primo grado di Margherita, Ic Papanice. Quest’anno docenti e alunni hanno pensato di dar vita a un concerto fuori dalle mura scolastiche, fuori dal teatro, non dentro una comoda sala, ma sotto il ponte del cavalcavia nord della strada statale 106.
La scuola, infatti si trova ubicata proprio lì, in piena periferia a meno di un chilometro dal monumento dei fratelli Bandiera. L’iniziativa “Non muri ma ponti sorretti dalla musica” è stata pensata in questi termini proprio per sottolineare come in mancanza di mezzi, spazi adeguati per i ragazzi di periferia e maggior numero di ore di strumento a scuola, la forza di volontà e l’impegno possono oltrepassare gli ostacoli. Ecco, dunque, un’iniziativa per il saggio di fine anno al di fuori degli schemi, un evento che stravolge le regole convenzionali a cui siamo abituati, FUORI DALLE MURA, fuori da ciò che ci tiene vincolati e chiusi, suonare sotto un ponte.
Ma perché proprio sotto un ponte? Perché i ponti uniscono due estremità divise tra di loro da un vuoto. Tante volte nel mondo ciò che divide gli esseri umani, come due estremità, sono proprio i vuoti, i vuoti che nascono dalle incomprensioni, dalla sofferenza, dalla solitudine e il messaggio lanciato è che due estremità possono unirsi, possono tornare vicine se si costruisce un ponte fatto d’amore il cui vuoto dentro è riempito dalla musica.
A guidare il concerto degli studenti i docenti: Michele Catalano, corno francese, Emmanuele Saccà, fagotto, Rosario Lullo, fisarmonica e Alessia Rizzuti, violoncello. Il saggio, svoltosi ieri pomeriggio, è stato molto partecipato dagli abitanti della contrada.