
La figura di Cataldo Amoruso Vitale, saggista e poeta da Cirò Marina, ma residente da molti anni fuori regione, appartiene a quel consistente gruppo d’intellettuali, artisti, imprenditori ed anche scienziati legati, attraverso lo scorrere del tempo, ad una lenta ma inesorabile “diaspora”
Una “diaspora” che, di fatto, pur nell’affermazione di un deleterio fenomeno, ha dato prestigio e notorietà soprattutto ad una comunità ed ad una cittadina, Cirò intesa come comune unico.
Del resto Cirò, da sempre, si connota come una realtà regionale ” molto prolifera” non solo per i prodotti altamente qualitativi della terra e del mare ma anche, appunto, per la “robustezza” di pensiero, d’azione e d’ “d’intelligenza creativa” di tanti suoi autentici “figli” e “figlie”.
Figli e Figlie che, ed è bene sottolinearlo per le nuove generazioni, hanno disinteressatamente e con grande dignità sfasato la triste leggenda di una Calabria o di una Cirò, sotto marginalizzate culturalmente o avvolte totalmente nelle soffocanti spire di consorterie spregiudicate di vario ordine e grado..
Si ritiene che il Centro Studi Bruttium ha inteso così, con questa bella ed armoniosa pubblicazione di “Scribere”, curata da un lungimirante professore Natali, rendere omaggio anche a loro, ricordando e proponendo, come già fatto per Francesca De Bartolo, un artista che per qualità caratteriali ed innato talento si segnala per meriti nel mondo della cultura.
Ma l’attenta lettura dell’opera di Cataldo Amoruso Vitale propone, in termini complementari, anche qualcosa di diverso: l’esperienza di un uomo e di un artista che non ha mai rinnegato quell’ “identità di appartenenza”, fusasi con un grande sentimento affettivo verso la sua terra e la comunità d’origine,…..meraviglioso valore evidenziato proprio di recente dal saggista e ricercatore Antonio Iannicelli sul primo numero 2023 della “La Ciminiera”..
Antonella Lamazza, Resp. Prov. Cultura CSB Crotone
https://www.centrostudibruttium.org/blog/calabria/scribere-01-2023/
https://drive.google.com/file/d/1hFsh89XW17tlUCMvBMxHZjD3YlYMViSb/view?usp=share_link
Il racconto di Cataldo Antonio Amoruso, pubblicato in questo numero, è una sintesi perfetta tra passato presente e futuro della nostra memoria culturale. Merita leggerlo e riflettere.
Francesco Vizza
Ringrazio la signora Antonella Lamazza per le profonde considerazioni e il professor Natali per l’attenzione dedicatami, unitamente a ilCirotano per lo spazio concesso. Spero di meritare tanto elogio, che forse va oltre le mie capacità intellettuali e culturali: cercherò di supplire con l’impegno. Grazie ancora.
Cataldo Amoruso Vitale.