A vincere il primo premio tra i fuochi accesi per la tradizione di San Giuseppe 2023 è stato quello acceso dalla famiglia Rizzo in Zona Arenacchio dove oltre un ad bel “Focareddu” potevi trovare musica popolare canti e balli tradizionali con banchetti di gustose pietanze enogastronomiche locali che hanno attirato molte persone da tutto il circondario. Secondo posto, San Francesco della Famiglia Potestio, Terzo Sant’Elia della Famiglia Brigante-Sestito e Quarto San Giuseppe della Famiglia Blefari. Cirò dopo la pausa del covid si è riappropriato delle sue antiche tradizioni con l’accensione durante la vigilia di San Giuseppe di cataste di legna in ogni ruga del centro storico tra cui quello realizzato in zona Casenuove dalla famiglia Potestio e dal vicinato, quello molto tradizionale acceso dalla famiglia Blefari come facevano i nostri antenati davanti la chiesa del Santo, nel cuore del centro storico , e quello più moderno in zona Sant’Elia organizzato dall’azienda Brigante. Il culmine poi è stato in piazza il giorno 19 dove proprio nella piazza centrale davanti la chiesa de Plateis è stato acceso un grande falo’ con attorno la musica della band ”Gli Anni Veloci” e la rappresentazione del tradizionale u” Cummitu” grazie alla Pro-Loco di Cirò presieduto da Emanuela Leonetto, dalla Parrocchia Santa Maria de Plateis con Don Matteo Giacobbe, Luca Murano, con la partecipazione dell’attrice teatrale Lucia Grillo. Un “Cummitu” che rappresenta la Sacra famiglia con l’arcangelo Gabriele, San Nicodemo Abate di Cirò, San Francesco da Paola, San Cataldo vescovo, Santa Rita da Cascia, Sant’Agostino, Santa Monica, Santa Lucia, Santa Caterina da Siena, San Charbel. San Francesco d’Assisi , Santa Chiara, San Pio di Pietralcino, Santa Bernadette, Santa Madre di Teresa di Calcutta, San Giovanni Paolo II, e San Leopoldo Mandi. L’amministrazione comunale con il sindaco Mario Sculco, la Pro Loco, si sono dette soddisfatte per l’ottima riuscita della manifestazione.