Rimossa la croce dei passionisti che si trovava nella neo piazza Mavile, oggi una raccolta di firme tra i cittadini per rimetterla dove è stata ubicata per cinquanta anni. Nel 1936, quando era vescovo di Cariati Mons. Eugenio Faggiano, Passionista, cominciò la vera ricostruzione della chiesa del santuario della Madonna D’Itria, che però fu sospesa perchè intanto era scoppiata la seconda guerra mondiale. Soltanto nel 1971 il Santuario, così come appare oggi, fu inaugurato e affidato alla cura dei Padri Passionisti. Alla morte del Vescovo Mons. Faggiano, avvenuta nel 1956, i suoi resti mortali, furono successivamente traslati nella chiesetta , affinché il Vescovo Faggiano dormisse il sonno dei giusti nella sua diocesi, in quella Chiesa che egli aveva tanto sognato e avrebbe voluto creare sulla vetusta collina del Santuario dell’Itria.
I suoi confratelli, tenaci collaboratori apostolici dello zelo pastorale del Vescovo Faggiano, ai tempi gloriosi della evangelizzazione della diocesi nelle forme indicate dalla POA, sono rimasti a Cirò anche quando gli altri sono partiti; essi hanno avuto fiducia nella Provvidenza ed hanno realizzato la loro Chiesa e casa Passionista secondo i pii desideri del loro Vescovo, confermando così la loro fruttuosa presenza apostolica in mezzo ad un popolo per il cui bene Mons. Faggiano e i Padri hanno dedicato tutto il loro fervore di sacerdoti, di apostoli, di passionisti. E sono stati proprio questi passionisti che negli anni 50 quando durante il periodo pasquale venivano a predicare il vangelo nella chiesa madre de Plateis in supporto al parroco della chiesa, che in loro ricordo lasciarono sull’antica piazzetta di Mavile una croce, il simbolo del passaggio dei passionisti, croce che per anni è rimasta sulla piazzetta, ma oggi dopo la sua ricostruzione, la croce è stata allontanata e depositata al cimitero. Questa operazione ha destato stupore ed incredulità nei cittadini tanto che in molti stanno raccogliendo le firme da portare ai commissari straordinari affinché la croce possa ritornare dove è stata per oltre 50 anni. Ancora oggi tra gli anziani c’è il forte ricordo dei passionisti, alcuni di loro conservano una spilla che i passionisti regalavano ai fedeli, sulla quale era rappresentato il loro simbolo- una croce. Anche la filosofa cirotana Maria Francesca Carnea lancia da Roma dove lavora, un appello affinchè la croce dei passionisti ritorni dove è sempre stata: sulla piazzetta Mavile.