Analfabeta conclamato, agli onori della storica prestigiosa, enciclopedia Treccani, è Bruno Alfonso Pelaggi, nasce a Serra San Bruno il 15.9.1837 dove muore il 6,1.1912.
Noto come “Mastro Bruno” è ottimo scalpellino, eccellente poeta, obbligato a dettare i versi alla figlia.
Per l’anniversario della morte, il Comitato Civico lo ricorda, come pioniere sindacale e risorsa rara,
ne chiede fattivo impegno ai cittadini che ne condividono la cultura, la utilità dei valori, es: D. Aspro
La cultura di Mastro Bruno è quella universale, delle origini, priva di nozioni ma, la sola, capace di generare unione, meritocrazia, autoironia, rispetto (valori indispensabili all’umanità, alla crescita civile, quanto le vocali lo sono per l’alfabeto.) Le culture salottiere che ne fossero prive, adornerebbero solo gente meschina, sostanzialmente incolta, potenzialmente pericolosa.
L’acclarato filosofo, Luigi Vavalà, che ben conosce il Pelaggi condivide la premessa e invita “come semplice cittadino” a dar vita al ”BRUNISMO”_
a sostenerne il pensiero e la cultura universale, portarlo sempre con se, nel mondo, s’è possibile, con il Comitato che ha da tempo superato, con maturità le barriere, di colore politico e di lingua grazie a menti di tutto rispetto, vedi es, il sito ”mastro-bruno.blogspot.com”, in corso d’opera, a cui ci si può già iscrivere gratis per collaborare, tentare di rigenerare le nostre Comunità agonizzanti, in un territorio preso in prestito dai nostri figli, che noi tradiamo, desertificandolo da irresponsabili e da idioti.
Il simpatizzante di Mastro Bruno, del relativo BRUNISMO è il “brunista”, è cosciente che fare il furbo sia la prerogativa dell’imbecille, quindi persegue le regole, solo nell’interesse generale, memore che Mao, per catturare i topi scegliesse i gatti per il merito, non per il colore.
-il “brunista” s’impegna: firmando la presente o copiandone la dichiarazione in rosso su” fb voce commenta”, oppure su whatsApp: Dichiaro di condividere la cultura di Mastro Bruno e di essere “brunista”
1) -a costruire, non litigare; –2) al rispetto dei diritti, doveri, principi;
3)-a coltivare ricchezza e pulizia, non seminare miseria e sporcizia; 4)-a operare per non doversi vergognare di se stessi, del proprio territorio; 5)-al pieno rispetto per il prossimo, per le istituzioni, per i politici dei vari colori. Mastro Bruno ci invita: a non confondere stima e rispetto. La stima è personale, non può sminuire il rispetto dovuto, per il ruolo.
Dichiaro di condividere la cultura di Mastro Bruno e di essere “brunista”
Prof. Luigi Vavalà