La transumanza, la tradizionale pratica pastorale di migrazione stagionale del bestiame lungo i tratturi e verso condizioni climatiche migliori, è stata iscritta, all’unanimità, nella Lista Rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Anche i territori ed i tratturi della Calabria fanno parte del Patrimonio Unesco grazie al lavoro dei Gal nell’ambito dei progetti di cooperazione del PSR. Al gruppo promotore che ha avviato già nel 2017 e che ha presentato l’istanza di riconoscimento ci siamo aggregati come Gal calabresi non appena venuti a conoscenza di questa iniziativa, siamo riusciti a Firmare il Protocollo d’intesa con il Partenariato di Progetto nel Febbraio del 2019 a San Giovanni Rotondo, a Maggio dello stesso anno è stato firmato il protocollo d’intesa con i rappresentati territoriali presso la sede di Gal kroton a Torre Melissa e il 19 Novembre presso il Ministero dell’Ambiente abbiamo sottoscritto la richiesta del riconoscimento presso l’Unesco. Infatti entro Marzo 2020 in una riunione già convocata a Parigi saranno integrati i nostri territori insieme alla Sardegna ed alla Spagna. Un grande lavoro di squadra capeggiato da Nicola di Niro e da Carmelina Colantuono, che ha permesso di raggiungere questo importante traguardo. Il riconoscimento è un punto di avvio di una progettualità e di valorizzazione di questa tradizione pastorale che ha segnato la storia di integrazioni di civiltà e popoli diversi. La tradizione della pastorizia transumante in Calabria ha radici profonde e che tutt’ora viene praticata e segna un’importante aspetto non solo economico ma anche sociale e soprattutto di una pratica sostenibile con l’ambiente e la biodiversità, nell’incantevole scenario degli altipiani silani annualmente si consuma questa storica tradizione. Nei prossimi giorni è prevista una riunione presso la nostra sede con i Promotori Nicola di Niro e Carmelina Colantuono al fine di organizzare un evento che valorizzi il risultato ottenuto.