Prima edizione della manifestazione: ”Una voce per San Nicodemo Abate da Cirò”, dedicato ai malati oncologici che vedrà l’assegnazione di un primo premio assoluto, Premio città di Cirò. Città di Mammola, città di Gerace, poi un premio della critica:” regaliamo un sogno”, una borsa di studio di sei mesi di lezione presso l’istituto musicale Vivaldi, oltre ad altri riconoscimenti da parte degli altri comuni partecipanti. L’Evento si terrà il prossimo venti agosto ed , avrà come madrina della serata, l’Oncologa Tullia Prantera dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, a cui verrà consegnato una poltrona medica per la terapia oncologica. Alla serata ha preso parte oltre al padrone di casa il sindaco Mario Sculco, il sindaco di Cirò Marina nonché presidente della Provincia Sergio Ferrari, ed una delegazione degli altri paesi partecipanti a questo progettooltre a Cirò e Cirò Marina: Melissa, Crucoli, Casabona, Gerace,Mammola. Un progetto che nasce sulla scia di “Una voce per Padre Pio”, voluto e realizzato dal direttore artistico Luca Murano. ”Creare una rete sociale di sensibilità, attraverso la cultura e la religione di un intero territorio, che passa attraverso più realtà, per raggiungere un comune scopo di solidarietà”. E’ quanto ha affermato il presidente Ferrari , il quale ha definito questo progetto- Intelligente, poiché San Nicodemo è Patrono di Cirò e, rappresenta una identità territoriale, non solo quindi il vino e Lilio, e potrebbe aprire le porte al turismo religioso, promuovendo lo sviluppo del territorio; Lungimirante: poiché mette in rete territori di più comuni legati dallo stesso aspetto religioso e culturale, un progetto che porta ad istituzionalizzare l’evento che avrà sicuramente un seguito; e Nobile: poiché l’evento ha come obiettivo raccogliere fondi che serviranno per comprare una poltrona oncologica. Noi come giunta conclude Ferrari- ci siamo autotassati per partecipare al contributo senza aggravare le casse comunali. Tra le associazioni coinvolte la Pro Loco di Cirò, il cui portavoce Niki De Franco ha commentato l’importanza di mettere in campo un unico territorio sotto il nome di San Nicodemo allo scopo di sensibilizzare più persone; L’Avis “Damiano Russo” presieduta da Mariella Viola, la quale ha sottolineato l’importanza di rivalutare la figura del Santo che lo lega ad un spetto sociale e di sensibilità come la raccolta fondi destinata ai malti oncologici; L’Associazione Clowterapia presieduta da Davide Caliò -felice ha detto -di portare un sorriso tra i malati; E ancora L’Unitalsi Cirò- Cirò Marina presieduta da Grazia Benevento la quale ha sottolineato la valenza nobile di questo progetto. “Noi vogliamo rivalutare la figura del nostro Santo”- ha detto l’assessore Salvatore Giardino, e questo evento rappresenta il primo passo. Dietro questa manifestazione c’è un percorso religioso, culturale e di solidarietà- ha detto il sindaco Sculco- religioso perchè San Nicodemo Abate di Cirò- come si legge dal Breve di Papa Urbano VIII(1623-1644), il 2 marzo del 1630 venne proclamato Patrono e cittadino di Cirò diocesi di Umbriatico da Papa Urbano VIII, Il Breve è riproposto dalla stesso pontefice in data 7 dicembre del 1637. L’atto pontificio è stato riproposto il 7 dicembre 1737 da Papa Clemente XII; Sociale e culturale perché questo porterà solidarietà e sensibilità verso i malati oncologici. La presenza del Santo a Cirò- ha detto il parroco don Matteo Giacobbe– è testimoniata oltre alle due bolle papale dei due Papi che ne hanno documentato la sua proclamazione a Patrono e Protettore, è dovuta anche alla tradizione millenaria tramandata dalla popolazione, ma sarà mia premura prossimamente trovare riscontro anche presso la Biblioteca Vaticana. Presenti alla conferenza anche l’assessore alla cultura di Cirò Marina Virgilia Marasco che si è detta orgogliosa di questa nobile iniziativa riconoscendone il valore religioso e culturale del Santo cirotano; Da Casabona era presente la consigliera Marilena Palmieri e Barbara Parise, Da Melissa Maria Masino e Giuseppina Balestrieri. Un evento dunque che aprirà nuove occasioni di solidarietà in tutto il territorio, promuovendo il turismo religioso, legato a San Nicodemo Abate di Cirò, nato nell’antico Portello dove è ubicata la sua casa nativa, oggi chiesetta omonima, nel 900quando Cirò era conosciuto col nome di Psicron o Ypsicron. Morì a Mammola nel 990, oggi Patrono e Protettore delle due comunità, una realtà che ha permesso oggi a tutta la Calabria e al mondo intero di parlare di San Nicodemo Abate da Cirò.” I due paesi che maggiormente sono stati impegnati, e lo sono tuttora, nel culto di San Nicodemo, sono Mammola e Ciro: due Comunità Cristiane che si riconoscono eredi non solo delle spoglie mortali del Santo, ma anche custodi gelosi di una antica e costante tradizione basiliana, che ha ritenuto Ciro patria natale di Nicodemo e Mammola patria di adozione”(Mons. A. Terminelli).