Lunedì prossimo (7 gennaio 2013) è stato convocato un consiglio straordinario dal primo cittadino di Zumpano. Tra i punti all’Odg il più interessante e importante riguarda la deliberazione della Corte dei conti della Calabria n.168/2012, che si riferisce al richiamo che i giudici contabili hanno indirizzato al Comune per la pessima gestione finanziaria… Come Movimento5Stelle saremo presenti anche questa volta e chiederemo nuovamente all’esecutivo di poter effettuare la diretta streaming della pubblica assise. Ma siamo sicuri che anche questa volta riceveremo una risposta negativa. Questo perché il «modus operandi» della compagine che guida il Comune è «all’insegna della totale trasparenza» e del «dialogo», come abbiamo avuto modo di leggere ieri sulle pagine dei quotidiani locali (vedi Gazzetta del Sud, pag 31: «I Grillini hanno in mente solo di conquistare spazi»). Teniamo a precisare al sindaco Lucente che una diretta streaming non è «informazione “fai da te”», perché nessuno commenta le immagini e le parole che scorrono sugli schermi dei computer, ma chiunque può assistere da casa o da qualsiasi altro luogo in cui si trova al Consiglio comunale e farsi una propria idea al riguardo (d’altronde amministrazioni più aperte al dialogo, come quella di Cosenza, da più di un anno ci danno il permesso di farlo…).
La diretta streaming consiste in una pratica di buona democrazia che applica i principi del dialogo e della trasparenza con la cittadinanza. Negare una diretta streaming significa invece “censurare”, “nascondere”, avere paura del controllo attivo dei cittadini sull’operato dei pubblici amministratori. Forse il sindaco Lucente pensa che l’amministrazione della cosa pubblica sia solo affare dei politici? Bene, si dovrà abituare ad avere tra i piedi cittadini attivi consapevoli dei propri diritti. E poi se un cittadino domanda, perché vuole sapere che succede nel proprio Comune, anche se sbaglia la forma istituzionale del domandare meriterebbe comunque una risposta. In merito alle accuse che ci vengono rivolte sulla nostra voglia di visibilità, di voler occupare strumentalmente spazi mediatici, ribadiamo alla Lucente che nessuno ci vieta di comunicare con la stampa. È un nostro diritto e lo utilizzeremo nei tempi e nei modi a noi consoni. Ultimo appunto sullo «sparuto gruppo di attivisti» presenti allo scorso consiglio comunale: fra di noi c’era l’ex candidato sindaco al comune di Cosenza nonché tre candidati alla Camera dei deputati e uno al Senato della Repubblica. Che volevate di più? Tutto il Parlamento?