È stato conferito questa mattina a Cotronei il prestigioso “Premio Sila” per il settore medicina alla ricercatrice Amalia Bruni direttrice del Centro di Neurogenetica di Lamezia Terme. La consegna del Premio è avvenuta all’interno della sala giunta del Comune di Cotronei con qualche giorno d’anticipo rispetto alla data fissata per la cerimonia pubblica. La ricercatrice, infatti, non potrà presenziare l’evento (che si terrà in novembre) a causa di impegni lavorativi precedentemente assunti. A consegnare il riconoscimento è stato il presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza; alla presenza del sindaco Nicola Belcastro, del suo vice Francesco Pellegrini, del presidente del consiglio comunale cotronellaro Maria Teresa Marrella e del patron del Premio Sila Giuseppe Pipicelli. Giunta all’edizione numero 22, la cerimonia di consegna dei riconoscimenti per il Premio Sila si terrà ufficialmente a Cotronei all’interno della sala polivalente il prossimo 9 novembre alle ore 17. Saranno in tutto 9 i premiati. Si tratta di personalità illustri che stanno contribuendo a promuovere la Calabria in Italia e nel mondo attraverso il loro impegno quotidiano nel campo del giornalismo, dell’imprenditoria, del turismo, della politica e dello spettacolo.
Nel ricevere il riconoscimento, la ricercatrice calabrese Amalia Bruni ha espresso tutto il suo orgoglio per essere stata individuata tra i nove destinatari del Premio Sila in Calabria. “È anche attraverso manifestazioni come questa – ha dichiarato la ricercatrice – che si promuovono le attività di ricerca in campo medico e scientifico per cui la Calabria è diventata uno dei punti di riferimento in Italia”. La neurologa ha quindi esortato i calabresi ad impegnarsi nei rispettivi campi d’attività per promuovere il volto buono e operativo di questa regione che, con sempre maggiore sistematicità, primeggia in svariati campi del sapere attraverso l’operato portato avanti dai suoi conterranei. “Niente è impossibile da raggiungere – ha esortato la dottoressa Bruni – se si hanno la forza di volontà e la costanza di arrivare fino in fondo alle cose che si intendono perseguire”. “Ho avuto modo di collaborare in questi mesi con la dottoressa Bruni – ha dichiarato l’onorevole Pacenza – soprattutto in occasione della proposta di legge regionale per la cura e l’assistenza ai malati d’Alzheimer, di cui sono depositario, scoprendo le doti professionali ed umane di questa ricercatrice che è un vanto, non solo per la Calabria, ma per l’Italia intera”.