
Primarie, grande soddisfazione del partito cariatese per il risultato raggiunto al primo turno. Quasi il 23% per Bruno Tabacci (183 voti), un dato che supera di molto il regionale e quello nazionale. Un risultato locale importante, se rapportato al 44% raccolto da Bersani, al 24,3% di Vendola ed al 9% di Renzi. L’API cariatese si conferma forza politica, presente, diffusa, ascoltata e punto di riferimento del voto libero da diktat e condizionamenti. È questo fanno sapere il vicesindaco di Cariati Leonardo Montesanto ed il neo assessore Cataldo Rizzo, entrambi in quota API nella Giunta guidata da Filippo Sero, commentando a mente fredda gli ultimi risultati delle Primarie che hanno visto vincitore Pierluigi Bersani, sostenuto dallo stesso API al secondo turno di ballottaggio. La soddisfazione per i numeri conseguiti al primo turno aumenta – dichiarano Montesanto e Rizzo – se solo si considera che si è arrivati a quella percentuale senza poter contare su apparato organizzativo forte. In più, tra i vari candidati, Tabacci, sostenuto dall’API, era certamente quello meno noto!
Montesanto e Rizzo ringraziano, quindi, quanti hanno sostenuto l’API per gli sforzi messi in campo: dai dirigenti, e tra questi Rocco Michele Agazio nel suo ruolo di responsabile comitato per le primarie per Tabacci, a tutti i simpatizzanti. La nostra volontà è stata quella di sostenere il segretario Pier Luigi Bersani al turno di ballottaggio, in linea con le indicazioni dei dirigenti nazionali. Certo – dichiarano i due amministratori API – non potemmo nascondere una certa difficoltà registrata nei nostri iscritti e simpatizzanti nella fase di ballottaggio. Ciò perché, a Cariati, l’API conta molti giovani che, a ragione, avevano preferito contribuire alle Primarie con un voto libero da qualsiasi condizionamento o, peggio, da scelte dirigenziali regionali o locali. Una cosa appare certa: fa riflettere e molto l’astensione dal voto di domenica scorsa – proseguono – di circa 200 persone che avevano già votato al primo turno e che hanno invece preferito il non voto. Per quel che ci riguarda – concludono Montesanto e Rizzo – sia al primo turno che al secondo il partito cariatese ha dimostrato coesione ed unità, aspetto che riteniamo prezioso e strategico nelle scelte politiche future, locali e sovra comunali.