Francesco Fortunato è da poco il segretario generale interprovinciale della Fai Cisl per le provincie di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, unificate nella nuova istituzione decisa dal sindacato della Federazione Agricola, Alimentare ed Ambientale, in un’ampia opera di riorganizzazione e razionalizzazione (con sede nel capoluogo di regione), senza però smantellare le varie articolazioni già esistenti.
La nomina, in favore dell’esponente crucolese, è giunta al termine dei lavori del primo congresso territoriale del sindacato, tenutosi il 22 febbraio scorso nella sala convegni di una struttura alberghiera di Feroleto Antico (CZ), al quale hanno preso parte, tra gli altri, Claudio Risso, segretario nazionale Fai-Cisl, Paolo Tramonti, responsabile calabrese dell’organizzazione, e Daniele Gualtieri, segretario generale per la Calabria. Presenti anche i segretari generali delle UST-CISL di Catanzaro, Domenico Cubello, di Crotone, Giuseppe De Tursi, e di Vibo, Sergio Petitto, oltre ai segretari generali uscenti della Fai-Cisl di Catanzaro (Luigi Gualtieri), di Crotone, (lo stesso Fortunato) e di Vibo Valentia (Bruno La Fortuna).
Un congresso il cui tema era “Ripartire dal lavoro: insieme Imprese e Sindacato” e nel corso del quale si è ampiamente parlato di lavoro e di agricoltura, di doveri e diritti, di autonomia e responsabilità, di donne e uomini nell’agroalimentare italiana: “E’ evidente l’obiettivo della centralità di un nuovo, vasto e variegato territorio delle tre provincie – ha detto Fortunato – ripartendo dal lavoro, con una forte e sincera coesione, superando campanilismi e rafforzando il nostro ruolo e la nostra azione nei territori.” La riorganizzazione voluta dalla Fai-Cisl è un’occasione straordinaria, secondo il neo segretario, per mettere in azione sinergie, professionalità, risorse umane, esperienze: “Dobbiamo puntare verso un’efficace promozione della politica, migliorando, consolidando e rafforzando la presenza nei territori, nelle leghe comunali, nei luoghi di lavoro, e riportando con forza l’azione sindacale nelle comunità licali.” Al centro di tale opera i territori, elementi centrali dai quali far ripartire la nuova azione sindacale: “Diventa necessario costruire condizioni di competenza, – ha aggiunto Fortunato – di autorevolezza, responsabilità e forte rappresentatività, in una logica nuova che porti la nostra federazione a diventare protagonista nello sviluppo, partendo dalle nostre ancora inesplorate ricchezze territoriali.” Nello specifico, l’esponente Cisl ha sollecitato la necessità di un progetto per lo sviluppo del sistema montano, collinare, ambientale e forestale produttivo, legato allo sfruttamento di risorse come il bosco, il legno, le biomasse, come pure di un miglioramento del comparto agricolo tradizionale, valorizzando le produzioni agroalimentari: “Dobbiamo puntare l’attenzione sulle grandi potenzialità offerte dal comparto della piccola pesca, che vive un particolare momento di crisi, salvaguardando veramente le produzioni mediterranee, senza più imposizioni e restrizioni di una Commissione Europea lontana e poco conoscitrice dei nostri mari, delle nostre specificità e soprattutto dei paesi costieri del nord Agrica, con i quali dovremmo essere liberi di agire e cooperare.”