Nel quadro dell’attività di contrasto al fenomeno delle estorsioni in danno di commercianti ed operatori economici posta in essere dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Crotone agli ordini del Col. Francesco Iacono, il Nucleo Investigativo e la Stazione di Rocca di Neto, coordinate dal Comandante del Reparto Operativo, Magg. Domenico Menna, hanno tratto in arresto Bruno Virgilio Antonio cl. 70 incensurato di Rocca di Neto per «estorsione tentata», aggravata dal metodo mafioso. Dalle ricostruzioni fatte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, diretto dal Cap. Valerio Palmieri, tutta la vicenda nasce nel Giugno del 2012, quando l’uomo (conosciuto da tutti come Egidio) si presenta ad una impresa edile Crotonese presso la quale in passato aveva lavorato come muratore e per la quale era in corso una procedura di fallimento, e richiede, a nome dei cirotani, 60.000 euro da versare ad uno dei supposti creditori. I tre fratelli, titolari della ditta, impauriti delle pressanti richieste, che in una occasione sono avvenute addirittura sulla spiaggia, dove una delle vittime si trovava con la propria famiglia durante la stagione estiva, si sono rivolti ai Carabinieri della Stazione di Rocca di Neto. Il Nucleo Investigativo, raccolta la denuncia, identificato il giovane ed effettuato numerosi riscontri hanno informato dei fatti la Procura Distrettuale di Catanzaro. Da qui la misura a carico del soggetto che è stato rinchiuso nel carcere di Catanzaro. In queste ore i militari dell’Arma stanno svolgendo ulteriori accertamenti al fine di accertare il coinvolgimento nella vicenda di ulteriori persone appartenenti alla temibile ‘ndrina di Cirò.