“Una promessa a mio padre nell’ultimo hanno di vita e un atto d’amore verso la mia terra”. Così ha descritto il suo libro “La collina del vento” Carmine Abate, vincitore lo scorso settembre 2012 della cinquantesima edizione del prestigioso Premio Campiello. Lunedì 11 marzo, lo scrittore di origini arbereshe, ha incontrato studenti e docenti del liceo scientifico ‘Filolao’ e di altri istituti comprensivi della città. L’autore, originario di Carfizzi, nel corso dell’incontro, ha sottolineato come il suo ultimo romanzo, sia il frutto di due elementi: un’immagine e una promessa. L’immagine della collina, che sorge tra il suo paese, paese natio e Cirò Marina. La promessa, è invece, quella che aveva fatto a suo padre nell’ultimo anno di vita. “Gli avevo promesso – ha detto Abate rivolgendosi agli studenti in apertura del suo intervento – che avrei raccontato le storie che lui aveva raccontato a me”. Decine e curiosi, sono state domande che gli sono state rivolte dagli
alunni presenti nell’auditorium del ‘Filolao’: il suo rapporto con l’emigrazione, la cultura arbereshe, la Calabria. Bella è stata la presentazione della manifestazione e del romanzo, fatto dalla studentessa, Francesca Piscitelli. L’incontro è stato svolto nell’ambito del ‘Progetto Gutemberg – educazione alla lettura’. Oltre agli studenti, all’iniziativa erano presenti: il Prefetto di Crotone, Maria Tirone, il presidente del tribunale, Maria Luisa Mingrone, il consigliere regionale, Salvatore Pacenza, Il presidente dell’Università popolare, Maurizio Mesoraca, gli assessori comunali, Emilio Cadigliota e Antonietta Giungata.
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