“Finalmente è arrivato il momento di portare tutto allo scoperto. Il Direttore Generale della Soakro forse incalzato dal senso di colpa e/o di responsabilità, si sarebbe scaricato di quel rimorso interiore al riguardo della non completa depurazione sull’impianto cittadino di quei liquami prodotti giornalmente in città, rivelando sommariamente l’inadeguatezza tecnologica dell’impianto stesso, che non consente la totale depurazione dei liquami in arrivo nei 24 ore su tale impianto – afferma in una nota il prof. Foglia dell’Associazione Nuova Crotone. Come sarà di conoscenza del sig. direttore generale della Soakro, la popolazione equivalente si riferisce ad attività di scarichi non domestici, nello stato di crisi esistente, oltre alle attività commerciali e qualche attività produttiva insistenti nell’area industriale che certamente scaricano sul depuratore del nucleo industriale, le attività produttive insistenti nel perimetro urbano che formano la condizione di equivalenza, sono quasi scomparsi e se qualche piccola attività che produce scarichi sempre di tipo organici, ancora funziona, non può essere responsabile di un surplus di volume di fogna da mettere in crisi il sistema fognario cittadino: come da notizia del direttore generale, l’impianto di depurazione di Crotone, avrebbe una capacità depurativa di 70.000 abitanti, alla data odierna la stessa città di Crotone si compone di una popolazione +/- 60.000 persone, resterebbe una quota ti 10.000 abitanti che può essere tranquillamente rappresentata da abitanti/scarichi equivalenti considerato le esigue attività produttive che ancora permangono in città.
Considerato che è stato ufficializzato la non completa/parziale depurazione nei 24 ore dei liquami prodotti in città di Crotone e considerato che è molto semplice determinare il volume prodotto giornalmente di liquami in città, considerato le conoscenze in possesso del direttore generale della Soakro sui limiti di capacità depurativa e funzionale dell’impianto di depurazione, si può e si deve rendere notizie alla popolazione crotonese da parte del Sindaco avv. Vallone, che resta il concedente della gestione dell’impianto di depurazione, pubblicando lo stesso sindaco Vallone attraverso i mezzi d’informazione, quanti centinaia di mc/ora di fogna si devia dalla vasche di ossidazione e si scaricano a mare senza il dovuto trattamento depurativo che pur viene fatto pagare ai cittadini; la notizia/l’informazione – conclude Foglia – si rende urgente in modo che la cittadinanza prende coscienza e conoscenza di eventuale fattore e della concentrazione d’inquinamento marino procurato da tali scarichi, per trarne le dovute scelte se andare o meno, a fare i bagni o altre attività di ristoro e svago sul litorale Cittadino”.