Rispondendo alla lettera aperta pubblicata su ilCirotano.it il 20 maggio 2013 a firma del già Sindaco, Luigi Ruggiero, riguardante l’Unione dei Comuni Cirò-Cirò Marina, il Sindaco, Roberto Siciliani, “concorda con quanto affermato dallo stesso”. Nella nota, Roberto Siciliani scrive “l’unione tra due Enti consentirebbe di avere significativi miglioramenti sotto il duplice profilo del contenimento dei costi e dell’efficacia, intesa sia come ottimizzazione dei servizi già erogati, sia come possibilità di fornire servizi aggiuntivi”. Per tale obiettivo, comunque, Siciliani, osserva che “prioritariamente, sia necessario avviare un percorso preparatorio tra le due città, in quanto l’unione presuppone essenzialmente l’unificazione fra le due comunità.” Da ciò l’indicazione di alcuni punti di partenza.
Un punto di partenza potrebbe essere rappresentato dall’istituzione di un Comitato con le associazioni del territorio, in particolare con quelle formate dai giovani, per attuare un “Piano Strategico del Cirò” per portare alla nascita di un marchio turistico fra i due Comuni, in quanto dal punto di vista turistico la programmazione dell’estate cirotana potrebbe avere una valenza maggiore se inserita in una pianificazione più ampia con quella di Cirò. E’ necessario, quindi, fare un lavoro di squadra per la promozione turistica del nostro Paese che sappia rilanciare la qualità, l’eccellenza e la sostenibilità del territorio rispetto alla crisi che sta attraversando il settore.” “Sono convinto, prosegue la nota, quindi, che il progetto dell’unione fra due Paesi uniti dalla stessa storia, dalla devozione per lo stesso Santo, è una questione delicata e complessa, e potrà avvenire solo con una partenza graduale, con la messa in comune di alcune funzioni.” Infine i ringraziamenti all’ex sindaco, Luigi Ruggiero, “per le parole di fiducia e rivolgendosi allo stesso, lo invita a promuovere un apposito Comitato, al fine di avviare questo importante progetto di unificazione fra Cirò e Cirò Marina, mettendo a disposizione la sua grande esperienza oltre che di uomo politico anche di uomo di cultura facendone la sua nuova “mission”.