La commissione europea ha stabilito dei principi che devono essere rispettati dagli Stati membri per non violare le disposizioni del trattato dell’Unione Europea. Tra i principi obbligatori rientrano la non discriminazione per quanto riguarda l’orine del veicolo;il rispetto delle regole dell’ Unione Europea sugli aiuti di Stato; la compatibilità con la legislazione Ue in tema di omologazione ; le disposizioni in tema di appalti pubblici (dir. 2009/33/ce)e il rispetto del riconoscimento reciproco all’atto di notifica degli incentivi (dir.98/34/ce). La commissione europea ha indicato anche dei principi in forma di raccomandazioni tra cui il fatto che gli incentivi non dovrebbero essere limitati a certe tipologie di veicoli,come ad esempio gli ibridi o gli elettrici, e che il contributo dovrebbe essere proporzionale al miglioramento delle prestazioni e non dovrebbe superare il costo addizionale della tecnologia.
Gli eco-incentivi in Italia
Intanto in Italia sono operativi, dal 14 marzo, gli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni di anidride carbonica, sulla base delle pubblicazione del decreto interministeriale (sviluppo economico ed economia),sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio scorso. Per quanto riguarda l’autotrasporto, l’incentivo è rivolto ai veicoli fino a 3,5.ton.
In generale,i contributi valgono per mezzi acquistati e immatricolati a partire dal 14 marzo 2013 fino al 31 dicembre 2015. L’ incentivo per il2013 e il 2014 è pari al 20% del prezzo di acquisto: può arrivare ad un massimo di 5 mila euro per mezzi con emissioni fino a 50g/km; di 4 mila euro per quelli con emissioni fino a 95g/km e di 2 mila euro per i veicoli con e missioni fino a 120g/km. Per il 2015 l’ incentivo è pari al 15% del prezzo di acquisto. In questo caso può arrivare ad un massimo di 3.500 euro per i veicoli con emissioni fino a 50 g/km; di 3 mila euro per quelli con emissioni fino a 95g/km e di 1.800 euro per mezzi con emissioni fino a 120g/km. Tra le condizioni stabilite dal decreto affinchè i contributi siano erogati, vi è la rottamazione obbligatoria di un altro veicolo, che deve essere della stessa categoria e con almeno 10 anni di vita.