“La nuova riforma della Politica Agricola Comunitaria 2014-2020 apporterà dei cambiamenti sostanziali ed importanti per il nostro comparto agricolo a seguito delle decisioni che Stato e Regioni dovranno prendere entro il luglio del 2014 – a scriverlo è la Cooperativa Bioagrizoo di Crotone. Occorrerà in questa fase che le organizzazioni agricole svolgano una parte attiva nei vari confronti con le Istituzioni intervenendo per migliorare possibili effetti negativi che questa riforma potrebbe arrecare alle imprese. Con la riforma 2014-2020, che di fatto partirà nel 2015, il sostegno al reddito sarà sicuramente modificato a fronte di un budget per i pagamenti diretti che passa dai 4,1 mld di euro del 2013 ai 3,7 mld di euro nel 2019 con riduzioni progressive annuali. Ma oggi più di ieri gli Stati membri dell’Ue hanno voce in capitolo su decisioni determinanti per il reddito delle proprie imprese: dalla definizione di agricoltore attivo, che avrà diritto all’assegnazione dei nuovi titoli nel 2015, fino alla scelta della tipologia di aiuti che costituiranno i nuovi pagamenti diretti. Per i prossimi sette anni 2014-2020 avremo una nuova PAC, ma anche una nuova visione dell’agricoltura e nuove “parole chiave”, come selettività, innovazione, competitività e beni pubblici. Il nuovo sostegno al reddito sarà caratterizzato infatti da una forte selettività con pagamenti diretti più mirati, in direzione dell’agricoltura verde e di quella di montagna ad esempio, fino ad arrivare alla selezione dei soggetti che beneficeranno della PAC: gli agricoltori attivi.
Anche l’innovazione ricoprirà un’importanza notevole: dai metodi di lavorazione del terreno alle tecniche di irrigazione per risparmiare l’acqua, dalle innovazioni finanziarie ai criteri per accrescere la sostanza organica nei terreni, dall’organizzazione della filiera corta al marketing nella filiera lunga, dalle tecnologie per la tracciabilità delle produzioni distintive agli imballaggi biodegradabili. In sintesi, innovazione sia per aumentare la produttività che per migliorare la sostenibilità aziendale. Un esercizio corretto della nuova politica comunitaria concederebbe sempre meno spazio a forme di assistenzialismo che favorirebbero quei soggetti che, pur non esercitando attività agricola, ritengono di aver diritto al contributo in funzione di attività passate. Una logica che necessariamente deve essere superata e sostenuta da tutte le Organizzazioni Sindacali, per dare una continuità, una programmazione e un futuro ai produttori agricoli.
Il compito delle organizzazioni sarà quello di vigilare sulle decisioni che porteranno all’attuazione della nuova PAC entro luglio 2014. Con determinazione occorrerà sostenere la definizione di agricoltore attivo solo a favore delle imprese che realmente traggono reddito dall’attività agricola. Sulla definizione di agricoltore attivo, si giocherà una grande partita che le organizzazioni dovranno portare fino in fondo per garantire all’agricoltore che vive di agricoltura il massimo sostegno possibile. La Coop. Bioagrizoo a partire dal mese di Dicembre organizzerà una serie di incontri con i propri associati e non, al fine di verificare l’impatto sulle imprese agricole e le scelte per la Calabria – per informare gli imprenditori agricoli, sulle ultime novità riguardanti la nuova Politica Agricola Comunitaria, che, mai come questa volta, lascia agli Stati membri un ampio bagaglio di scelte per adattarla alle necessità delle singole agricolture, con il nostro Paese che deve cogliere l’occasione per sostenere con gli interventi un modello agricolo competitivo e le sue distintività”.