A seguito controlli su alcune utilizzazioni boschive in località “Musco-Ferro” nel comune di Petilia Policastro, gli agenti dei Comandi Stazione forestale di Cotronei e Petilia Policastro hanno accertato irregolarità nel taglio. In particolare, il proprietario di un bosco, autorizzato la taglio con regolare progetto approvato dall’Ufficio competente della Regione Calabria, nell’ultimare la propria utilizzazione a pensato bene di allargare i confini andando a tagliare arbitrariamente delle maestose piante di pino laricio, ontano e castagno nell’area attigua ricadente all’interno della zona 2 del Parco Nazionale della Sila, di proprietà del comune di Petilia Policastro.
I.R. queste sono le iniziale del 57enne di Petilia Policastro responsabile dell’illecito, la cui condotta, emersa dagli accertamenti tecnici e documentali effettuati dagli agenti, si è rilevata palesemente intenzionale. Infatti aveva indicato, in fase di sopralluogo, al tecnico forestale incaricato a redigere il progetto di taglio i confini in modo errato. Lo stesso, accortosi dello sconfinamento, aveva proceduto a “smartellare” le piante, ovvero annullare le piante che in precedenza aveva contrassegnato per essere abbattute e che ricadevano nel terreno comunale. Il tecnico informava il proprietario del fatto che tali piante non dovevano essere in alcun modo abbattute e annotava, opportunamente, tale correzione nella relazione tecnica che è parte integrante del progetto di taglio, regolarmente autorizzato da parte dell’ufficio regionale preposto. L’allevatore, denunciato all’autorità giudiziaria, dovrà rispondere ora dell’ipotesi di reato furto aggravato, danneggiamento e deturpamento di bellezze naturali oltre che pagare una sanzione amministrativa pari a 5 mila e 200 euro.