“La disputa in corso alla Camera di Commercio di Cosenza rischia seriamente di compromettere – in un momento molto difficile per l’economia locale – l’attività d’impulso di un ente così importante in una parte significativa dell’economia regionale – afferma in una nota Francesco Molinari del M5S. La “querelle”, iniziata esattamente un anno fa alla vigilia del rinnovo del Consiglio Camerale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (C.C.I.A.A.) – nell’ambito dell’assegnazione del grado di rappresentatività delle associazioni di categoria – vede coinvolte le più alte organizzazioni di rappresentanza delle imprese locali che sono impegnate nel commercio, nel turismo e nei servizi sul territorio calabrese, che appaiono talmente concentrate in questa sfida – portata avanti a colpi di azioni legali – da aver dimenticato i reali problemi degli operatori. Ci sembra, quella in atto, una controversia che non fa’ il bene della nostra economia e non rende merito a quegli operatori, sopravvissuti alla crisi del mercato, che si attendono una guida autorevole nella concreta risoluzione dei loro problemi. Noi del Movimento 5 Stelle non vogliamo certo arrogarci il diritto di stabilire chi, nel caso specifico, abbia ragione o torto.
Ma possiamo chiedere, innanzitutto, di porre fine a questo clima esasperato ? Possiamo dire ad associazioni che pure si sono contraddistinte per le innumerevoli positività apportate al tessuto socioeconomico locale che è arrivato il momento di voltare pagina? Se – e ciò ci amareggia profondamente – noi calabresi non riusciamo a tirarci fuori da questo impasse ritengo opportuno richiamare l’attenzione tecnica dei Ministeri che hanno il compito di vigilare affinché il pubblico interesse venga tutelato – e ciò senza commissariamento alcuno – e per chiedere loro un intervento atto a sbrogliare questo nodo gordiano. Non dovremo, noi calabresi, aspettare che dall’alto arrivino interventi sul nostro bene ma se è impossibile stemperare l’attuale situazione di conflittualità allora ben venga un intervento diretto a ripristinare l’operatività dell’autonomia tecnica di un ente fondamentale. In questo senso ho inteso rivolgere un’interrogazione al Ministero per lo sviluppo economico e a quello dell’economia e delle finanze, coltivando la speranza che non ce ne sia bisogno e che si ritrovino le forze per risolvere da noi e per il bene della nostra terra quella che appare come una vicenda incomprensibile. Vogliamo che la Camera di Commercio di Cosenza possa concentrare le proprie energie verso un potente impulso allo sviluppo economico del territorio, perché ogni iniziativa costruttiva portata avanti può rappresentare un importante contributo in grado di risollevare la nostra sorte”.