La squadra della Misearicordia di Isola Capo Rizzuto, si è qualificata al terzo posto nel torneo nazionale di calcio a 7 “Csi”. Dopo aver superato le fasi provinciali e regionali, i piccoli campioni isolitani di età compresa tra i 10 e i 12 anni, si sono guadagnati la finale nazionale che si è disputata a Lignano Sabbiadoro nei giorni scorsi. I piccoli atleti, facenti parte del gruppo parrocchiale “I Ragazzi della Misericordia” si sono formati in seno alla Misericordia di Isola Capo Rizzuto. “Un progetto – spiega il responsabile del gruppo, nonché allenatore Gianluca Cortese – che nasce circa sei anni fa, e ogni giorno prima che di occuparsi di calcio, si occupa di educazione scolastica e spirituale, di aiuto verso il prossimo e verso se stessi, per provare a mettere su una strada più bella, più dritta, più sicura i nostri figli”. Aldilà dell’aspetto strettamente legato al dato sportivo, ciò che rende sensazionale la vittoria di questi ragazzi che si allenano solo da un anno sui campetti della Misericordia inaugurati lo scorso 1 maggio 2013, è il fatto di aver conquistato un posto nelle finali nazionali partecipando per la prima volta ad un torneo così rilevante da “squadretta oratoriale” impiegando grande passione e voglia di emergere. “Ci sono delle storie – ha detto ancora Cortese – che è difficile raccontare senza usare parole piene di enfasi, ma l’impresa dei “piccoli calciatori” della Misericordia di Isola di Capo Rizzuto è una di queste. E’ l’impossibile che diventa incredibile”.
Era quasi impensabile qualche tempo fa immaginare che quel gruppo di ragazzi, che inseguivano un pallone tra le strade del paese, potesse diventare una vera e propria squadra. E invece, messi in campo per la prima volta nel corso del torneo provinciale di calcio a 7, hanno dominato squadre molto più esperte di loro vincendo tutte le partite, tranne una, pareggiata 2 a 2. “Questo risultato – ha detto Leonardo Sacco, governatore della Misericordia di Isola Capo Rizzuto – testimonia che il nostro investimento nelle strutture sportive ha portato subito dei risultati eccellenti”. “Benché siano strutture di proprietà della Misericordia – ha aggiunto – sono nate per essere messe a servizio della popolazione e soprattutto dei più giovani, che dimostrano di avere le energie giuste per emergere anche in campo nazionale”. L’ingrediente necessario al raggiungimento di questo genere di obiettivi ha detto invece don Edoardo Scordio, è sicuramente “l’unità”. “L’unione dimostrata all’interno di tutto il gruppo – ha detto il parroco – è stata la vera forza di questi ragazzi, a partire da quelli più grandi che non hanno mai fatto mancare il loro affetto agli altri componenti dello staff a partire da suor Giulia Andreolli che si occupa da anni di educazione scolastica, al co-allenatore Carmine Biondi, gli accompagnatori Domenico Scordio e Lino Pittella e il presidente del Csi provinciale crotonese Antonio Calabretta”. Per la cronaca i ragazzi guidati dai mister Cortese e Biondi, si sono dovuti arrendere in semifinale contro l’Asd Vitalreal Marianella di Napoli, risultata poi squadra campione d’Italia, per poi vincere la finale di consolazione per il terzo posto contro la A.S.D. Ponte di Ferro di Agrigento.




