“Esprimiamo ancora una volta lo sdegno nei confronti della Regione Calabria e del suo operato sul tema del trasporto ferroviario Regionale. La situazione è divenuta ormai insostenibile, e ciò che rende ancor più grave la vicenda dei tagli, che ormai si trascina da anni, è la serie di false comunicazioni diffuse dagli organi regionali – affermano Roberto Galati e Francesco Lazzaro dell’Associazione Ferrovie in Calabria. A partire dallo scorso giugno è stata decretata la soppressione di ben 26 treni regionali solo sulla linea Jonica tra Reggio e Metaponto e tra Catanzaro Lido e Lamezia, senza contare tutte le soppressioni avvenuti sul lato tirrenico e le modifiche di percorso a molti treni dell’area Metropolitana Reggina. L’Assessore ai Trasporti Luigi Fedele, assicurava che nessun taglio all’offerta ferroviaria Regionale, in primis sulla già martoriata linea Jonica, sarebbe avvenuto, grazie al “miracoloso” recupero da parte della Regione Calabria di 30 milioni di Euro che avrebbero tamponato, anche se solo temporaneamente, l’enorme debito che la nostra Regione ha contratto con Trenitalia in questi ultimi anni. Trascorsi però pochi giorni dal proclama, i 30 milioni di Euro, da quanto si venne a sapere, diventarono solo 5. E attulamente la Regione Calabria non ha stanziato un solo euro per evitare l’ennesimo attentato al diritto alla mobilità dei cittadini calabresi. Simili situazioni sono la normalità in nazioni come Albania o Macedonia, che al momento non posseggono servizi ferroviari certi e continuativi: nazioni che, a differenza di quella regione italiana chiamata Calabria, stanno impegnando tutte le proprie forze per raggiungere un tenore di vita ed un livello di servizi pubblici, paragonabile a quello degli stati europei più avanzati. Ci rendiamo conto di quale triste fine stia per fare la Calabria?
Dove dovremo arrivare, prima di renderci conto che i provvedimenti forti vanno chiesti ed ottenuti al più presto possibile? L’Associazione Ferrovie in Calabria non esiterà a chiedere un chiarimento pubblico da parte dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Calabria. Riteniamo sia necessario rendere note, a tutti i cittadini calabresi, le motivazioni reali per cui la Regione abbia accumulato milioni di Euro di debito con Trenitalia (quasi 100 milioni). Come mai Trenitalia non è stata pagata per il servizio svolto, se i fondi pubblici annualmente stanziati dallo Stato Italiano e destinati al trasporto pubblico locale, sono stati regolarmente erogati in questi ultimi anni? Com’è possibile, inoltre, che in un contesto di gravi carenze economiche, la Regione Calabria riesca addirittura ad istituire navette su gomma, per una spesa di diverse migliaia di Euro al giorno, che più volte al giorno collegheranno l’Aeroporto di Lamezia Terme alle principali località turistiche calabresi… raggiungibili via ferrovia? I fondi o ci sono, o non ci sono: non è possibile che per mantenere i servizi ferroviari non ci siano mai, mentre per incentivare il trasporto su gomma su tratte tra l’altro parallele ad un treno che purtroppo quasi non esiste più, puntualmente spuntano come per magia dal cilindro. Nelle prossime settimane organizzeremo una nuova serie di iniziative di protesta, oltre che un evento pubblico nella città di Soverato: in questa occasione, verranno invitati i primi cittadini del versante Jonico, ai quali verrà presentato un protocollo d’intesa sulla rimodulazione del servizio ferroviario Jonico, promosso dal gruppo consiliare soveratese “Euforia”, e già approvato all’unanimità in sede di consiglio comunale”.