Il Rapporto Pendolaria 2014 di Legambiente ci presenta l’immagine di un Paese che viaggia sempre più a due velocità. Da una parte il successo di treni sempre più moderni e veloci che si muovono tra Salerno, Torino e Venezia, dall’altra la progressiva riduzione dei treni Intercity e dei collegamenti a lunga percorrenza su tutte le altre direttrici nazionali come la fascia Adriatica e Tirrenica ma soprattutto Jonica dove sembra essere rimasti fermi agli anni Ottanta come tempi di percorrenza. Della Calabria ne esce un quadro a dir poco sconcertante. Solo nel corso del 2014 i tagli ai servizi in Calabria hanno raggiunto un altro -8% dei treni totali, portando a 200 il numero dei treni regionali al giorno. Mentre il prezzo dei biglietti nel corso dello stesso anno è stato del 20% in più. Altro dato negativo si ha sullo stanziamento per il servizio e per il materiale rotabile che nel corso del 2014 è stato pari a zero.
In Calabria tra il 2010 ed 2011 sono stati soppressi 4 Intercity notturni e addirittura 12 treni Espressi che permettevano, con un costo contenuto, di collegare questa regione sia con la Sicilia sia con Roma. Solo nel 2013 sono stati tagliati gli Espressi diretti a Torino, Milano, Venezia e Bolzano, mentre nel 2012 i tagli più gravi hanno riguardato la linea Jonica. In quest’ultimo caso oltre alla mancanza ormai di passaggio dei treni, con un solo treno al giorno tra Metaponto e Reggio Calabria (ed un cambio a Catanzaro Lido), si assiste anche alla chiusura di biglietterie di stazioni importanti come Sibari e Crotone. Anche la stazione Lamezia Terme-Sambiase in Calabria versa in uno stato di totale abbandono sia strutturale sia igienico. La situazione attualmente rimanda uno stato di abbandono dei binari, invasi dalle 76 erbacce, cedimento di intonaco da parte del corpo centrale dell’edificio. Una situazione molto lontana dal progetto di metropolitana leggera più volte annunciata e mai concretamente realizzata in quel territorio. L’ennesimo grave taglio dei treni sulla linea jonica aveva addirittura stabilito a fine 2012 che la tratta Sibari-Taranto non doveva essere più servita da treni viaggiatori ma soltanto da autobus (5 coppie al giorno) su questa tratta della jonica e l’aspetto più grave riguardava le motivazioni di questo autentico disastro nel trasporto pubblico locale ed interregionale, causato dal mancato accordo tra le Regioni interessate. Dopo mesi di trattative furono ripristinate nell’Aprile 2013 due coppie di treni, mentre nel 2014 si è ritornati addirittura ad un solo collegamento Intercity. Ora il compito al nuovo governo regionale di investire e rilanciare il servizio ferroviario.