I Carabinieri di Mesoraca hanno tratto in arresto Pasquale Matarise, 30 anni, per lesioni personali colpose e detenzione illegale di armi. Alle ore 19.30 di ieri presso la Centrale Operativa di Petilia Policastro giungeva una comunicazione da parte del Poliambulatorio del Comune di Mesoraca riguardo al ricovero di un ragazzo, avvenuto pochi minuti prima, il quale presentava ferite derivanti da colpi d’arma da fuoco. Da una prima ricostruzione dell’accaduto, il giovane colpito da un colpo d’arma da fuoco, B.P. 24 anni, incensurato, si stava intrattenendo presso la piazza Padre Reginaldo della frazione Filippa quando un suo conoscente, in quel frangente in possesso in maniera illegale di una pistola automatica, presumibilmente per vantarsi dell’arma, la estraeva dal giubbotto e puntandola in avanti faceva accidentalmente partire un colpo che attingeva il giovane malcapitato nel fianco.
Immediatamente il feritore, presumibilmente preso dalla paura, si dava a precipitosa fuga mentre il giovane ferito veniva trasportato con l’ambulanza presso l’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone in codice rosso ma non in imminente pericolo di vita. I Carabinieri nel frattempo davano la caccia al Matarise effettuando perquisizioni ed ispezioni in alcune abitazioni e locali; intorno alle 23.30 il Comandante Maresciallo Ordinario Pasquale Lo Gallo riusciva a contattare al telefono il fuggitivo ed a convincerlo a desistere dal continuare a fuggire, per non peggiorare la sua già grave situazione. Intorno a mezzanotte i militari riuscivano quindi ad individuare il Matarise, il quale a seguito di perquisizione personale veniva trovato in possesso di una pistola semiautomatica cal. 6,30 (con matricola non leggibile) e quindi dichiarato in arresto in quasi flagranza dei reati di possesso di armi e lesioni personali colpose. Il Matarise, al termine delle operazioni di foto segnalamento, veniva tradotto nella prima mattinata di oggi nella Casa Circondariale di Catanzaro. L’arma sequestrata come da procedura standard verrà inviata nei prossimi giorni presso il R.I.S. di Messina per l’identificazione matricolare e per chiarire se sia stata utilizzata o meno in ulteriori azioni delittuose.