“Mentre la Sicilia presenta una straordinaria testimonianza della sua storia, la Calabria, lì davanti, con delle orripilanti immagini, più o meno proiettate. Quel padiglione lì sarà costato 2-300 mila euro. I Bronzi di Riace non sono lì perché non abbiamo uno Stato” sono le dure parole del critico Vittorio Sgarbi in merito all’assenza dei Bronzi di Riace all’Expo di Milano. E’ arrivata subito la risposta, alle critiche del padiglione, del governatore della Calabria, Mario Oliverio che ha detto “Da Sgarbi, che ha sempre perorato con grande insistenza la presenza dei Bronzi di Riace all’Expo di Milano, dovevamo aspettarcelo. Ciò che più ci dispiace è che un uomo di cultura come lui non si renda conto che, così facendo, rischia di buttare, insieme all’acqua sporca, anche il bambino e di screditare una regione che sta facendo grandi sforzi per trasformare in opportunità le proprie criticità”.
“Vogliamo presentare l’immagine giusta di una terra bella, ricca di grandi risorse e paesaggi incomparabili, patrimonio di beni culturali, comunità ospitali, cittadini onesti e laboriosi – continua Oliverio – e vogliamo farlo con il concorso attivo degli operatori, dei produttori, di tutta la rete che opera sul nostro territorio. E’ necessario voltare pagina rispetto ad un passato che ha sfregiato l’immagine della nostra terra. Sappiamo che il cambiamento dipende innanzitutto da noi calabresi e, pertanto, non chiediamo sconti o corsie preferenziali, ma solo il rispetto che si deve a chi, quotidianamente, si impegna, lavora ed opera con passione e serietà per costruire una nuova cultura ed una nuova politica fondate sulla legalità e sulle regole”.