La sinergia tra Istituzioni e partiti politici, anche di diverso colore, significa operare nell’interesse della Città e dei cittadini. A Crotone ciò non avviene, ognuno deve sempre incolpare l’altro dell’accaduto, non si pensa a collaborare per evitare il danno arrecato. Crotone sta vivendo il peggiore periodo dal dopoguerra in tutti i settori nell’indifferenza dell’intera classe politica locale e regionale e scrutando l’orizzonte non s’intravede nessuna inversione di rotta. Qualcosa a proposito della sinergia si sta muovendo per quanto riguarda la cementificazione di Capo Colonna. L’antico sito sembra avere svegliato i sentimenti positivi dei politici per salvare ciò che ancora è salvabile.
«Siamo soddisfatti che l’amministrazione comunale di Crotone abbia finalmente dato ascolto al M5S, che già nell’agosto del 2013, insieme agli attivisti locali e all’associazione ‘Gettini di Vitalba’, aveva proposto di destinare parte dei fondi inizialmente programmati per gli scavi dell’antica Kroton alla rivalutazione del parco archeologico di Capo Colonna». Lo affermano i parlamentari M5S Paolo Parentela, Dalila Nesci, Federica Dieni, Nicola Morra e l’eurodeputata Laura Ferrara, che aggiungono: «Durante il recente consiglio comunale su Capo Colonna, l’amministrazione comunale crotonese si è finalmente svegliata, ascoltando i consigli dei cittadini. Scavare nell’antica Kroton, infatti, è inutile, per i rischi di deterioramento dei reperti».
«Sin dalla nostra elezione – continuano i Cinque stelle – ci siamo interessati ai problemi di Crotone. Siamo stati ignorati per quasi due anni, fino a quando le vicende di Capo Colonna sono passate alla ribalta nazionale. Ci fa piacere che anche i partiti e le istituzioni locali si siano finalmente svegliati, seguendo linee già tracciate, anche da M5S».
Parentela, Morra, Nesci, Dieni e Ferrara concludono: «Ora spetta ai cittadini darci una mano attraverso la loro vigilanza. Crediamo di poter essere un loro punto di riferimento, avendo dimostrato a lungo di tenere alle sorti della città di Crotone, troppo spesso calpestata dall’incuria della vecchia politica».