Tre persone sono state deferite in stato di libertà dai Carabinieri della Stazione di San Sosti, nel cosentino, in quanto ritenute responsabili di reati ambientali. Si tratta, in particolare, dell’attuale gestore e dei due precedenti proprietari di un caseificio del posto. I Carabinieri hanno infatti accertato che l’attuale gestore del caseificio, conseguentemente all’inattività del relativo impianto di depurazione, aveva attivato uno scarico di reflui non depurati, originati dall’attività di produzione, direttamente sul suolo, risultando altresì, così come i due precedenti proprietari fino allo scorso 31 gennaio, privo della documentazione attestante il corretto smaltimento del siero prodotto durante il ciclo di lavorazione dei prodotti caseari. Inoltre, nell’ambito della stessa attività di verifica, con l’ausilio di personale dell’A.S.P. di Cosenza, si è proceduto al sequestro preventivo delle seguenti attrezzature e prodotti avariati: un tank frigo contenente 30 quintali di latte; due celle frigo contenente prodotti lattiero caseari in parte etichettati, dal peso complessivo di 2.500 Kg circa, non più commerciabili e potenzialmente pericolosi per la salute pubblica. L’opificio è stato sottoposto a sequestro penale ed amministrativo in virtù delle violazioni accertate.
I Carabinieri TPC restituiscono al Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria oltre duemila reperti archeologici
Nella mattinata odierna il Comandante del Gruppo Carabinieri TPC di Roma, unitamente al Comandante del Nucleo Carabinieri TPC di Cosenza,...