Creare una rete di partenariato tra le istituzioni, capace di contrastare efficacemente i fenomeni di bullismo presenti nelle scuole, correggerli e diminuire il loro impatto sulle vittime, riducendo la dispersione scolastica che deriva dal disagio sociale e dal senso di esclusione. È con queste finalità che nella mattinata del 16 novembre scorso il Comune di Isola Capo Rizzuto, ha dato avvio al progetto dal titolo: “Laboratorio di comunicazione e interazione creativa”, dedicato agli alunni delle scuole medie della città.
Alla riunione di insediamento del partenariato, erano presenti: Il Vice Sindaco Carmela Maiolo e l’assessore alla cultura Carmine Parisi, in rappresentanza dell’ente comunale, il presidente dell’associazione “I Giovani della carità” Luigi Ventura, le scuole medie di Isola: “Karol Wojtyla”, “Gioacchino Da Fiore” , “A.Rosmini” rappresentate rispettivamente dal Dr. Nicola Armignacca e dalle professoresse Anna Iannone e Loredana Battigaglia.
“Quello del bullismo è un fenomeno attuale e fin troppo radicato” – ha dichiarato il Vice Sindaco Carmela Maiolo – che negli ultimi anni sta raggiungendo ovunque livelli preoccupanti. Da amministratori, in questi anni, abbiamo riservato una presenza costante e sempre attenta nelle scuole, venendo quindi a conoscenza di diversi casi segnalati sia ai servizi sociali, sia direttamente a noi amministratori dalle famiglie stesse. Da qui nasce – continua Carmela Maiolo – la consapevolezza di dover fare qualcosa di concreto per prevenire e contrastare ogni forma di prevaricazione. Nello specifico si è pensato di attivare un protocollo di intesa aperto con le scuole e le associazioni del territorio, poiché riteniamo che l’interazione tra istituzioni scolastiche e Comune sia fondamentale per avviare un processo virtuoso di crescita in ogni settore che riguardi i ragazzi”.
Come evidenziato dallo staff tecnico composto dal progettista, Dr. Enrico D’Ettoris, e dall’Assistente sociale, Dr.ssa Rossella Loprete, il progetto sarà incentrato su una metodica dinamica e circolare, che prediligerà l’utilizzo dei role playing formativi, dei laboratori di comunicazione empatica, emozionali ed esperienziali, realizzerà focus specifici sui temi dello stalking, del bullismo e del cyber bullismo. L’obiettivo, è quello di recuperare i casi critici e fornire alle eventuali vittime nozioni comportamentali per tutelarsi in futuro da atti di violenza recidivi. Il percorso mira, inoltre, a creare un partenariato largo che partendo dal progetto pilota, ha la volontà di rendere duraturi gli interventi in tema di bullismo e disagio sociale.
Il progetto, in sintesi, si propone di mettere in campo azioni di sensibilizzazione e condivisione rivolte ai docenti e alle famiglie, attività pomeridiane rivolte agli alunni attraverso la realizzazione di laboratori didattici e contestualmente attività di volontariato che si terranno con il supporto qualificato dell’associazione “I giovani della carità”, capaci di impegnare i ragazzi in esperienze di confronto con realtà lontane dalla loro quotidianità ma nello stesso tempo ricche di significato. L’Associazione incaricata di sviluppare questi aspetti è attiva già da anni nel settore del recupero dei minori a rischio, collabora stabilmente con l’USSM e l’UEPE ed è stata titolare di altri progetti rivolti proprio ai minori, tra questi il progetto “SOS Scuola” consistente in attività di doposcuola rivolta in particolar modo ai giovani e giovanissimi con problemi socio-relazionali, di apprendimento e socio-economici, lo “Sportello di ascolto socio informativo” e di accoglienza dei minori e famiglie con problematiche sociali. Rivolto ad utenti che vivono in situazioni di disagio relazionale, psico-sociale ed economico e di progetti che hanno visto la realizzazione di cortometraggi interpretati direttamente da giovani dal circuito penale segnalati dai servizi sociali minorili.
La durata del progetto pilota per quest’anno sarà di tre mesi, ma l’impegno dei partner – che già nella prima riunione hanno sottoscritto il protocollo di intesa – è quello di rafforzare la rete per ripetere a cadenza annuale, le attività di prevenzione e monitoraggio sul bullismo, nella piena consapevolezza da parte di tutti, che solo la continuità e la collaborazione reciproca possono dare frutti duraturi su queste tematiche.
“Il risultato sperato – chiude il Vice Sindaco Maiolo – è interagire con i Ragazzi, lavorare con loro per capire la motivazione di alcuni atteggiamenti e quindi modificarne la tendenza “da problema a risorsa “