La professoressa Michela Boccuti, promotrice dell’evento, ha proposto un ampio dibattito, arricchito da contributi musicali e video.Protagonisti del dibattito i ragazzi di tutte le classi del liceo. Dopo un primo saluto della Boccuti, che ha illustrato i motivi ispiratori della kermesse e introdotto il tema principale, la parola è passata agli studenti che hanno dato voce ad un mondo fatto di inquietudini, viaggi, rapporti tra arte, musica, spettacolo e letteratura. Un dibattito a più voci, nel quale i ragazzi delle classi VA (Anna Cosentino, Flavia Vetere, Sara Russo, Raffaele Faustini, Giuseppe Martucci, Giuseppe Apa, Susanna Loparco), della VB (Michele Dima, Simone Battaglia), della IV A (Federica Caputo, Francesca Spizzirri e Francesco Mercurio) e I A (Domenico Leotta) hanno messo in campo analisi testuali, dall’Odissea all’Infinito di Leopardi, hanno discusso di migranti e sistemi di accoglienza o di naufragi dell’anima intesi come fragilità interiori proprie dell’adolescenza. In questo contesto di parole e pensieri forti, di legami fra tematiche che appartengono ad universi disciplinari diversi, si è inserita anche la musica. Antonio Pugliese (VA) ha accompagnato il dibattito con le note di Vasco Rossi e dei Pink Floyd, così come Francesca Stabile e Alessandra Caccavano (IV A) e Alessandra Elia (III A) con il piano e la delicatezza di The sound of silence.
Il dibattito si è arricchito dagli interventi dei singoli docenti. Il prof. Domenico Mammola ha proiettato un power point disegnando un viaggio ideale sui vari naufragi letterari, mitologici e cinematografici, facendo pure riferimento alla cruda realtà fatta di navi dei veleni e dramma dei migranti. Altri punti di vista sono stati quelli della prof.ssa Simona Bilardi, incardinato sui principi etici e religiosi, della prof.ssa Carmela Scida, che ha parlato di pericolo del “naufragio della parola”, della prof.ssa Rosalia Levato che ha ricordato il valore dell’etica e la differenza di atteggiamento dei capitani nei naufragi del Titanic e della Costa Concordia.
La chiosa finale è stata dell’organizzatrice, Michela Boccuti, che ha ricordato come la scuola abbia il dovere di insistere su argomenti che non siano necessariamente oggetto delle attività didattiche, e soprattutto promuova un dialogo formativo come chiave per la crescita culturale, personale e sociale dei ragazzi. (Ercole Caligiuri)