Non ci stanno le confederazioni sindacali ad ascoltare più versione a proposito della data di riapertura dell’Aeroporto Sant’Anna dopo la rivendicazione dei cittadini per il rispetto del diritto alla mobilità. L’ultima nota, come di seguito riportata, di Cgil, Cisl, Uil, mette in evidenza la discordanza della data di riapertura della struttura aeroportuale annunciata dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, con quella del dirigente dell’Enav. A questo punto la domanda nasce spontanea: esiste veramente la volontà da parte della Regione e Governo, e da parte dell’Enav di riaprire lo scalo aeroportuale del Sant’Anna? O il continuo ping-pong a proposito della riapertura è un espediente per mantenere inattivo lo scalo? Di seguito la nota dei tre segretari provinciali Raffaele Falbo (Cgil), Pino De Tursi (Cisl), Fabio Tomaino (Uil).
“Manutenzione della struttura, convenzione ENAC, programmazione dell’attività volativa, attivazione sistema ILS e torre di controllo, utilizzo dei fondi strutturali, confronto sul piano industriale e quindi IMMEDIATA riapertura dell’aeroporto S.Anna; queste sono state le rivendicazioni avanzate dai cittadini della provincia di Crotone il 13 maggio in Piazza, dove, migliaia di persone hanno dato mandato a tutto l’apparato istituzionale e associativo di tutelare “il diritto alla mobilità”.
Ma nostro malgrado, niente di tutto questo sta accadendo, anzi, continuano le operazioni di isolamento infrastrutturale nei confronti della nostra provincia. Infatti, mentre un notam dell’Enav, delle ultime ore, stima la chiusura dello scalo almeno fino al 19/08/2017, il Presidente della Regione Calabria, in pompa magna con il Ministro Del Rio, dichiara l’apertura del S.Anna prima della stagione estiva, ma probabilmente si riferisce al 2018, quando il piano industriale di SACAL prevede il primo grande investimento a favore del Pitagora: ovvero 70.000 euro per la rete fognaria! Nel frattempo, in quel di Reggio, GIUSTAMENTE, si attrezzano per l’atterraggio dei Low Cost, e i voli programmati, per quest’estate su Crotone, vengono dirottati su Lamezia Terme.
Questo è stato lo scenario fino ad oggi, quando, presso la sede della SACAL, abbiamo, finalmente, incontrato il neo Presidente della società unica. Lo stesso dott. De Felice si è defilato dal confronto sul piano industriale e con grande garbo, ci ha spiegato che, salvo un miracolo, il nostro aeroporto è destinato a rimanere chiuso, almeno fino a quando non si rafforzeranno, ulteriormente, le attività volative di Lamezia Terme. Ciò significa, attendere almeno la stagione estiva 2018 per attrarre l’attenzione delle compagnie aeree.
Questo è l’interesse che regione e governo, in perfetta sintonia, rivolgono a quello spicchio di paese Italia chiamato CROTONE.
Ma questa volta bisogna fare i conti con la società civile, con i cittadini della provincia di Crotone, che, liberi da pregiudizi, chiameranno a rapporto tutti i loro rappresentanti, istituzionali e associativi, che il 13 maggio sul palco, ricchi di fasce tricolore, hanno assunto un impegno ben chiaro: difendere a tutti i costi l’aeroporto della fascia ionica.
Adesso, quindi, tocca a tutti noi, Sindaci, Associazioni e Comitati, gli stessi che, con grande senso di responsabilità, qualche giorno fa in piazza Pitagora, abbiamo sottoscritto pubblicamente un documento che palesa l’impegno “di essere in prima linea per qualsiasi azione necessaria, volta all’immediata riapertura dello scalo e, successivamente, alla sua tutela e al suo adeguato sviluppo”.
Per tali ragioni, CGIL-CISL-UIL, si impegnano ad onorare quanto sottoscritto, partendo da un’imminente azione di protesta nei confronti del Presidente Oliverio, il quale ha inteso occuparsi degli ex lavoratori del S.Anna svestendoli di ogni tutela occupazionale.
E’ giunto il momento di agire, ancora una volta e tutti assieme, con a capo le istituzioni e battere i pugni sul tavolo dei diritti”.