La scuola di danza “Etoile Academy” è stata inaugurata dall’orafo Gerardo Sacco lo scorso novembre. “In pochi mesi ha raggiunto ha raggiunto importanti obiettivi e numerose iscrizioni, nonostante la tardiva apertura”, come ci ha dichiarato la sua fondatrice, Chiara Liotti, “ma nonostante ciò, ancora si stanno aggiungendo molte bambine e ragazze, con ampie scelte di discipline da praticare: classico, moderno ,contemporaneo, flamenco e le due novità che la mia esperienza ha trasferito nella scuola, ginnastica ritmica e danza aerea”. “Sabato scorso, abbiamo partecipato al concorso regionale di danze accademiche a Lamezia Terme con i giudici nazionali: Gino Labate, Rodolfo Castellanos, Alessandro Minghi e Cesar Piombo. Al termine del concorso, al quale hanno partecipato sette allieve dell”Etoile Academy, Giulia Zucco ha presentato l’assolo di danza aerea conquistando il primo posto, mentre il terzo posto è andato ad un’altra nostra allieva, Dimitria Parrilla. Il gruppo di danza moderna, costituito da Giulia Zucco, Francesca Crugliano, Alexandra Virob e Cinzia Fragnelli, hanno raggiunto il primo posto di danza moderna. Fatto eccezionale, ci comunica Chiara Liotti è che i giudici hanno scelto una ragazza talentuosa del gruppo dandole una borsa di studio per uno stage di danza in Spagna che si terrà a luglio. Altre due ragazze, Elisa Bauleo e Anna Malena hanno presentato la coreografia di contemporaneo conquistando il secondo posto. Tutte le ragazze hanno ricevuto, oltre i trofei, tanta gratificazione.
“Partire la mattina presto e tornare alle 23 serali, la tanta stanchezza ma un’immensa felicità, mi hanno fatto sentire fiera del lavoro svolto in così poco tempo, gratificato anche dell’ottimo rapporto che si è creato con ciascuna di loro, il che ha ancor di più rafforzato la mia convinzione e l’impegno per il futuro di questo progetto. Il lavoro che c’è all’interno della scuola, ha continuato la Liotti, sta dando ottimi risultati e soprattutto sono contenta di riuscire a far capire l’importanza della danza e far crescere la passione unita al sacrificio. Perché la danza comporta tante rinunce e tanti sacrifici ma allo stesso tempo emozioni indescrivibili. Mettere i piedi sul palco di un teatro e cominciare a ballare “calandosi nel pezzo” e non pensare più dove si è, facendosi trasportare solo dalla musica e far trasmettere a chi ti guarda le emozioni che in quel momento stai provando e vuoi trasferire. Dico sempre che non sono io a creare la coreografia ma è la musica che mi dice la storia da raccontare, ciò che devo esternare e far capire agli altri. Ogni nota è un passo.”