A introdurre i lavori, il segretario del Pd di Cirò Marina, Giuseppe Dell’Aquila, il quale ha chiaramente invitato tutti i presenti, non di prima di averli ringraziati per la presenza, ad intervenire per presentare, proposte, indicare priorità, campi di intervento, tutto quanto opportuno e utile per contribuire unitariamente a tentare di risollevare la vita socio economica e strutturale della città.
Tanti gli interventi e le indicazioni da parte degli intervenuti, Valentina Facente, Gianni Notaro, Andrea Doria, Cataldo Sicilia, Lucia Sacco, Marco Martino, Demo Martino, Concetta Mazziotti, Raffaele Cavallaro, i quali, ognuno ha messo sul foglio degli appunti presi man mano dal Commissario Zito, tutta una serie di criticità e di futuribili interventi necessari per restituire alla città, una vita più socialmente vivibile.
Più facile a dirsi che a farsi.
Una richiesta su tutte è stata la necessità di rendere la vita amministrativa della città più efficiente, burocraticamente allo stato inadatta a supportare le legittime richieste della società civile sana, che è la maggioranza.
Opportuno l’intervento di un cittadino da che molti anni torna in estate a Cirò Marina, ma che da sempre ha trovato un muro di gomma alla sue lamentele nell’apparato amministrativo.
La pineta, le strutture sportive, la viabilità, la raccolta differenziata, l’anagrafe tributaria, la toponomastica, la delocalizzazione del depuratore, l’area portuale e il suo mai attivato mercato ittico, (per poca volontà degli operatori del settore ha detto il Commissario Zito), l’abusivismo edilizio, la gestione dei servizi sociali, ma anche il poco senso civico dei cittadini che in questo mare di poca legalità, naviga indifferentemente, non comprendendo “che ciò che esiste al di là della porta di casa di ognuno, appartiene a tutti e va tutelato e difeso da tutti”. Come dicevamo, tanti i temi e i punti affrontati, more solito, segnaliamo che puntualmente sono sempre gli stessi. A concludere il Commissario Zito che nel rispondere ai tanti punti posti sul tavolo, si potrebbe pensare a farne un programma politico amministrativo per chi, all’indomani delle prossime elezioni, deciderà di candidarsi alla guida della città.
“Bisogna però fare i conti, con i due dissesti, che, se anche generati da una cattiva amministrazione politica e amministrativa dell’Ente, di fatto graveranno ancora per anni sui cittadini, soprattutto su quelli che sono censiti e che pagano sempre, non esludendo che l’Ente si trova a rischio di un terzo dissesto. Ma sono anche tanti i settori che la triade prefettizia ha messo sotto la lente d’ingrandimento, con la consapevolezza di non avere la “bacchetta magica” e che gestirà le diverse risorse finanziarie per cercare soprattutto di mettere in carreggiata la macchina amministrativa dell’Ente, affrontando almeno qualcuno dei problemi su detti. Per fare ciò, sicuramente potrebbe contribuire l’annuncio che fra le altre iniziative vi sarà anche la prossima uscita di alcuni bandi Comunali per l’assunzione di altro personale “ci auguriamo qualificato” qualcuno in sala ha mormorato. Nella discussione generale, osserviamo che sono mancati alcuni temi che a margine dell’incontro abbiamo registrato, ascoltando alcuni presenti all’assemblea e che non sono stati posti nelle priorità. La cultura, le donne, gli anziani, l’infanzia, i giovani.
Quei giovani, uomini e donne, ai quali la politica e le amministrazioni dovrebbero guardare, per favorire un reale cambiamento delle prospettive per la nostra città.