Passeggiare tra le vie abbandonate e spopolate del centro storico per capire quale intervento necessita fare a costo zero, come abbellimenti floreali, art street, luoghi dove i giovani possono incontrarsi per darsi un bacio, recupero case abbandonate. Queste e tante altre idee per salvare l’antico borgo dallo spopolamento e abbandono riqualificandolo in poco tempo, organizzato dal sindaco Francesco Paletta in collaborazione con le associazioni Pro- Loco, Quattro Porte, il FLAG – Borghi Marinari dello Ionio, del cui consorzio fa parte anche Cirò, Nostos – Rete degli Alberghi Diffusi in partnership con l’associazione europea Otto Torri sullo Jonio. Molti i professionisti intervenuti come gli architetti, Isabella Gaudino, Giuseppe Capoano, Francesca Felice, artisti come Domenico Madera dell’associazione Teatro Le Onde di Perugia, Lina De Mare reduce del primo premio Le Quattro Porte di fotografia, giornalisti, scrittori, poeti .cantautori, che tutti insieme hanno elaborato suggerimenti per abbellire alcune aree degradate del centro storico.
Ma le idee sono giunti pure dagli ospiti e turisti intervenuti in questa lunga passeggiata iniziata da piazza della Repubblica passando per San Nicodemo, San Giuseppe, San Menna, fino ad arrivare al bastione Cannone. Lungo il tragitto , le vie sono state animate dalla voce del cantautore Nicodemo Stricagnolo con i suoi canti popolari. Oltre al sindaco era presente l’assessore al turismo Cataldo Scarola e l’assessore alla cultura Francesco Mussuto. Tra gli immobili da recuperare la casa di don Vitetti, ha detto il sindaco Francesco Paletta, e la casa di Ilio Adorisio con la quale siamo già in trattative, questa dovrebbe diventare la casa della cultura. Cirò merita tanto, prosegue il sindaco durante le escursione tra gli antichi vie del centro storico, abbiamo aree degradate per via dello spopolamento, si può intervenire anche con poco se c’è una fitta collaborazione di idee o un semplice suggerimento. Il percorso intrapreso verso le nove chiese, in futuro potrebbero essere interessate da un itinerario religioso. Particolare importanza si è data all’antica Ypskron odierno “Portello”, dove sorge la casa di San Nicodemo nato nel 900, oggi chiesa omonima che custodisce un osso mandibolare del santo all’interno di una teca in argento.
Turisti e professionisti intervenuti hanno potuto godere del panorama che dalla roccia del diavolo si espande sui vigneti del cirotano. Questa area potrebbe essere interessata come luogo dove i fidanzati si potrebbero recare per farsi promesse d’amore. Sulla roccia del diavolo, che si trova dietro le mura della chiesa, appare nella roccia le impronte lasciate dal santo fanciulletto quando lottava con il diavolo. Inoltre lungo il tragitto che porta a San Nicodemo, una targa in marmo ricorda l’antico gemellaggio con la città di Mammola del 1992. Anche il belvedere della zona “Scalidda” e del Bastione Cannone potrebbero diventare punti di incontro per i giovani, ha detto il sindaco, mentre nel centro storico tra le aree degradate potrebbe nascere un piccolo orto botanico, mentre i balconi potrebbero essere abbelliti con piante colorate.