Favoritismi subdoli protesi a colpire le popolazioni della Sibaritide e del Crotoniate. Si chiede un moto di orgoglio ai territori interessati. Il Comitato valuta l’ipotesi di adire le vie legali. Appello al Primo Ministro Conte oggi in Calabria.
Il Comitato per la Provincia della Magna Graecia esprime tutta la sua indignazione per l’ennesimo atto di vero e proprio sciacallaggio perpetrato ai danni dell’arco jonico magnogreco. Non è più tollerabile il perseverare di una politica isolazionista del Governo nazionale condizionato dalla solita manina calabrese che tende a mortificare l’area jonica. Occorre un moto di sussulto e d’orgoglio da parte di tutte le popolazioni interessate. Il capitolo è quello della statale 106 jonica!
E’ stato finanziato il progetto Roseto- Sibari ed entro l’anno inizieranno i lavori per una carreggiata che prevede quattro corsie. Identica pianificazione per la tratta Crotone- Catanzaro il cui studio di fattibilità preliminare è stato da poco approvato e finanziato. Non è dato sapere per quale oscura logica il tratto Sibari-Crotone è escluso da una programmazione che veda un progetto di carreggiata a quattro corsie, sono previsti solo interventi manutentivi per la messa in sicurezza e la realizzazione di rotatorie. Tutti tacciono di fronte a questa autentica disparità di trattamento! La soglia della tolleranza varca ogni limite!
Sia
chiaro, il Comitato esprime tutto il suo apprezzamento rispetto al
megalotto 3, ed al futuro megalotto 6, ma rilancia sull’inoculatezza di
non proseguire, contestualmente ai previsti interventi, in continuità al
fatto di congiungere i due lembi di Crotone e Sibari, magari con un
tracciato più interno rispetto alla linea di costa, che accorcerebbe i
tempi di percorrenza tra i due futuri capoluoghi, Corigliano Rossano e
Crotone, rallentando se non debellando la problematica palesata
dall’ultimo rapporto SVIMEZ che vede entro il 2050 la soccombenza di ben
30 comunità dell’entroterra jonico da Rocca Imperiale allo Steccato di
Cutro.
Non
è possibile pensare ad una strada che si realizzi in maniera “random”
con appalti a macchia d’olio e privi di quella univoca sensibilità di
visuale aperta al territorio tutto. Nessuno spiega le ragioni, mentre il
dibattito si sposta su altro.
Il
Comitato della Magna Graecia si rivolge ai sindaci delle aree
interessate, al movimentismo civico, ai partiti, alle organizzazioni
sindacali, alla società civile tutta, affinché cessi quest’atteggiamento
scriteriato, inconcludente, tecnicamente immotivato.
L’appello è rivolto al Primo Ministro On. Giuseppe Conte oggi in Calabria a Gioia Tauro proprio per parlare di infrastrutture. Che metta mano a questa insopportabile ingiustizia che i cittadini di questo lembo di territorio sono costretti a subire.
Si
conferma l’idea di fondo che è quella di stroncare ogni tipo di
relazioni tra l’area della Sibaritide e del Crotoniate, la cui imponente
presenza nel contesto regionale, evidentemente, disturba gli equilibri
storicizzati di una Calabria che non può vivere sui soliti assi,
obsoleti per metodo e condotte.
Dopo
le passerelle di ministri e vice ministri, chiediamo di conoscere le
ragioni per cui il tratto Crotone – Sibari debba essere escluso da una
progettualità di una statale 106 a quattro corsie? Quali le
differenziazioni? Perché non dare continuità e linearità all’intera
statale? Come mai non si creano le condizioni di accorciare le distanze
in materia di mobilità pubblica tra le aree della Sibaritide e quelle
del Crotoniate? Analogo atteggiamento nel traffico su rotaia: stazioni
ferroviarie chiuse, unico binario non elettrificato, da terzo mondo.
Soppressi convogli a lunga percorrenza, da e per la Capitale, da e per
Milano, da e per Torino, come invece era intorno agli anni Novanta.
Eppure
nessuno considera che il tratto della statale 106 gravitante sull’area
industriale di Corigliano Rossano è quello più percorso giornalmente con
punte di traffico di oltre 25.000 veicoli al giorno e durante il
periodo estivo finanche superiore ai flussi presenti sulla
Salerno-Reggio Calabria.
Così
come si continua ad ignorare che la Sibaritide è assolutamente bacino
d’utenza per lo scalo di Sant’Anna, rientrando e di diritto nelle
caratteristiche richieste ad un aeroporto per la sua sussistenza, ovvero
il bacino potenziale di 450mila abitanti. Il Comitato per la Magna Graecia dice basta a quest’andazzo!
Siamo pronti ad adire le vie legali ponendo al centro un’evidente disparità di trattamento tra cittadini sottoposti ad eguale prelievo fiscale ma gravati da costi aggiuntivi a causa della carenza di servizi dello STATO. Rimane immutata la presa di distanza nei confronti di tutti quegli organismi silenti di fronte a questa pratica ingiusta e subdola di marginalizzare un territorio che, se messo nelle condizioni di operare, può dare un valido contributo all’economia e allo sviluppo dell’intera Calabria.
Siamo veramente alla frutta (marcia!!!!!)