Il periodo che stiamo attraversando è veramente critico, la quarantena e tutte le azioni messe in campo contro il Corona Virus oltre che cambiare radicalmente il nostro stile di vita, la nostra quotidianità e le nostre abitudini, stanno generando, purtroppo, situazioni drammatiche per la nostra economia, soprattutto in territori come quello di Isola Capo Rizzuto la cui forza economica trainante è costituita da due settori messi a dura prova da questa crisi: turismo e agricoltura.
E proprio su quest’ultima, l’agricoltura, che dobbiamo accendere immediatamente i riflettori.
I prodotti restano nei campi per l’attuale assenza di domanda creando una crisi del settore come non se ne sono mai viste. Se a questo aggiungiamo anche il pericolo siccità, viste le scarse piogge e l’assenza di neve di questo inverno, abbiamo una fotografia immediata del rischio di fallimento che stanno correndo centinaia di aziende agricole, con il rischio di espulsione di migliaia di persone dal mercato del lavoro ed un conseguente immediato impoverimento della già critica economia di questo territorio.
Non posso che far mio il grido d’allarme che arriva dal settore agricolo e soprattutto dagli imprenditori e chiedere che siano attivati tutti gli strumenti risarcitori previsti dal Fondo Solidarietà Nazionale e nel contempo la liquidazione immediata delle integrazioni comunitarie già maturate e ancora non liquidate.
Gli agricoltori chiedono, inoltre, che nel piano di investimenti del governo, per proteggere la nostra economia, siano destinate ingenti risorse al comparto agricolo, oggi più che mai in profonda crisi.
Bisogna agire subito non solo per dare risposte a migliaia di famiglie che vedono a rischio il proprio futuro, ma anche per evitare forme di proteste che in questo momento di quarantena potrebbero essere troppo pericolose.