Si sono aggiudicati due su tre dei migliori piazzamenti, i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Crucoli che hanno partecipato alla prima edizione del “Premio ANFI Cirò Marina – Anno scolastico 2012-2013”, nell’ambito del Concorso riservato agli studenti delle scuole di primo e secondo grado del ciromarinese, indetto dall’Associazione Nazionale Familiaristi Italiani, sede di Cirò Marina, in collaborazione con il Lions Club Cirò Krimisa, il Rotary Club “Terra degli Enotri”, l’Istituto di Istruzione Superiore “Giuseppe Ganzale” e l’Istituto Omnicomprensivo di Cirò e con il patrocinio del Comune di Cirò. Tra l’altro, proprio nel mese appena iniziato, esattamente il 25, si celebra ogni anno, fin dal 1993, la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, che mira ad essere una tappa importante per ricordare i soprusi ed il prezzo carissimo pagato da quelle donne che hanno detto “no alla violenza” richiamando l’attenzione sulla cultura della pace e la valorizzazione della dignità umana.
E di recente l’interesse della legislatura sul tema della non-violenza ha introdotto tra i reati penalmente punibili qello di “stalking” (art. 612 bis c.p.) che permette la denuncia di fatti che prima non erano considerati reati (L.38 del 23/4/2009 – Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori). Ecco quindi lo scopo, fortemente promosso dalla sezione ciromarinese dell’A.N.F.I., presieduta dall’avv. Giovanna Abbruzzino, di istituire un concorso che contribuisca alla diffusione, nelle scuole del nostro comprensorio, di una sensibilità non violenta tra i giovanissimi che frequentano le scuole medie inferiori e superiori.
Il regolamento, proposto ai vari istituti scolastici di tali gradi ad inizio dell’anno scolastico in corso, prevedeva, tra i vari punti, la partecipazione di intere classi, gruppi di alunni o singoli alunni, attraverso la realizzazione di elaborati inerenti al tema del concorso, sia di carattere scritto, sia grafico-pittorico. A dare adesione, tra i ragazzi di scuola secondaria di I° grado di Crucoli e di Torretta, sono stati complessivamente in 26, di cui 4 per la seconda classe, sezione A (Rossella Palopoli, Maria Pignataro, Elisabetta Falzetta e Roberta Cantelmo), 13 della terza classe sezione A (Noemi Santoro, Antonella Tarantino, Ilaria Vizza, Angela Tridico, Bruno Serafini, Mattia Farao, Luigi Labonia, Rosario Artese, Leonardo Federico, Vittorio Faiella, Raffaele Pirito, Maria Pia Grillo e Federica Santoro), e 8 della terza classe, sezione B (Miriam Amodeo, Serena Vulcano, Maria Caterina Liotti, Arianna Madeo, Alessia Affatato, Giuseppe Rinzelli, Giovanni Costantino e Sharon Strafaci). Docente referente è stata la prof.ssa Marianna Punelli, collaboratrici le sue colleghe Luigina De Marco e Rosa Cassano.
Come dicevamo, quindi, tra i primi tre migliori elaborati delle scuole medie inferiori, scelti dalla commissione esaminatrice, due sono stati quelli dei nostri ragazzi: al primo posto, con la poesia “Amore malato”, si è classificata la coppia composta da Elisabetta Falzetta e Roberta Cantelmo, mentre al terzo, con un elaborato scritto inerente al tema del concorso, sono giunti Vittorio Faiella e Raffaele Pirito. La cerimonia di consegna dei premi (un trofeo e un attestato ciascuno) si è tenuta il 27 ottobre scorso, durante il convegno dal tema, appunto, “Stalking e violenza familiare”, svoltosi presso la sala “Centro Servizi” di Cirò alla presenza di numerose rappresentanti istituzionali e scolastiche del territorio. Tra i relatori intervenuti, moderati dal giornalista Francesco Mazza, il sostituto procuratore reggente di Locri, Salvatore Cosentino, l’on. Franco Laratta, il magistrato del Tribunale penale di Crotone, Michele Ciociola, il neuropsichiatra infantile Salvatore Bagalà, e la docente dell’Unical, Anna Lasso. “Abbiamo capito che il rispetto per le donne è molto importante”, dicono Vittorio e Raffaele mentre mostrano orgogliosi il riconoscimento ottenuto; fanno loro eco Elisabetta e Roberta che si augurano “un futuro migliore per tutte le donne ma anche maggiore tranquillità nelle famiglie”, al cui interno, spesso, troppo spesso, si materializzano drammi fatti di violenza e di soprusi.