“Abbiamo appreso dai lavoratori dell’azienda ospedaliera di Cosenza che ‘voci di corridoio’ o meglio è partito il tam tam di nuove assunzioni tra gli operatori socio sanitari – afferma Antonio Jiritano dell’Usb Calabria. Che non sono assunzioni ma un passaggio di lavoratori che lavorano per una ditta all’interno dell’azienda ospedaliera con una mansione, e che dopo dovrebbero lavorare sempre a carico della ditta però con altra mansione oss, gestiti dall’azienda ospedaliera. Fenomeni soprannaturali della intraprendenza manageriale calabrese. Premesso che, già in modo del tutto anomalo sono state inserite nella pianta organica della struttura ospedaliera operatori sanitari, in modo discrezionale, ed usiamo questo termine per non dire clientele varie, circa 130 unità, che come sindacato sicuramente non siamo contrari. Infatti quando si parla di occupazione in una terra come la nostra è sempre un miracolo da prendere con meraviglia e stupore, quello che non si condivide è come sono avvenute!
Transumati da una ditta all’azienda queste figure in possesso della qualifica oss. senza alcun criterio. Senza stabilire se erano i più anziani a passare dalla ditta a operatori sanitari, i più alti, oppure i più i più non sappiamo cosa. Ora in previsione delle europee probabilmente la canizza politica locale con l’appoggio dei vari manager pubblici, come quello dell’azienda ospedaliera di Cosenza , nel mare della disoccupazione calabrese buttano in pasto nuovi passaggi anomali di personale. Ricordiamo ai manager pubblici che in mancanza di operatori socio sanitari nelle aziende bisogna bandire concorsi pubblici e pubblicati sulla gazzetta ufficiale come regolamentati dal dpr 220/01. Per il momento abbiamo inviato nota al dirigente ospedaliero, – in attesa di riscontro per comprendere quanti posto oss, sono disponibili ed intavolare una procedura di assunzione e non passaggi che non comportano posti di lavoro, stiamo organizzando con i lavoratori una attività sindacale a tutela dei diritti di questi lavoratori, in balia delle “chiacchere “ di cortile utili solo come bagaglio di voti per restare sempre a galla”.