Storie di Calabria, e di calabresi. Personaggi, persone, episodi noti e meno noti, aneddoti, piccole curiosità. Frammenti di memoria che raccontano avvenimenti, recuperano storie dimenticate, tornano su quelle note affinché non spariscano nella dimenticanza, portano alla luce curiosità inedite. Quarantotto storie ricomposte da Bruno Gemelli, giornalista calabrese, nel libro “Il grande otto” (Città del Sole Edizioni), presentato a Cirò Marina, sabato 24 maggio, in un incontro promosso dall’Associazione Radici in collaborazione con l’Avv. Cataldo Calabretta. Il filo conduttore che lega idealmente i racconti è la memoria, non la nostalgia, come sottolinea lo stesso autore. La memoria che percorre il territorio calabrese e ne disegna un ritratto tramite il racconto di vicende diversificate, relative a grandi personalità, a personaggi noti, ma anche alla collettività. Una serie di racconti eterogenei che, come tessere di un puzzle, contribuiscono a delineare l’identità di un territorio attraverso l’operato di coloro che a quel territorio appartengono.
Tante le storie proposte, tutte accomunate da protagonisti calabresi: da Titta Foti a Raf Vallone, da Roberto Scarfone a Mimmo Rotella, dai calabresi che presero parte alla spedizione dei Mille alle vicende dell’industria metalmeccanica della locride, dalle votazioni al referendum del 1946 alla gara automobilistica che percorreva l’intera Calabria disegnando, appunto, il grande otto nello snodarsi lungo le strade statali jonica, tirrenica e appenninica. Sullo sfondo, la possibilità di intravedere il clima politico e culturale, lo stato economico-sociale, il costume di una società immortalata in vari momenti storici. Bruno Gemelli ha presentato il libro al pubblico intervenuto in una conversazione stimolata dalle domande di Cataldo Calabretta, il quale ha più volte collaborato con l’Associazione Radici, apprezzando l’impegno della presidente Francesca Gallello per la valorizzazione del territorio. Nel corso dell’incontro con l’autore, Lucia Sacco e Dina De Marco hanno poi letto brani estratti da vari racconti. Francesca Gallello e l’Associazione Radici sono state liete di ospitare la presentazione del libro che si propone di compiere un’operazione di ricostruzione della memoria della terra calabrese, per questo ritenuto in linea con le finalità dell’associazione volte alla ricostruzione della vera storia della Calabria ed alla promozione della “meridionalità”.