L’incontro-dibattito, svoltosi domenica a Cirò Marina a Palazzo Porti, con il candidato alle primarie del centrosinistra per la Presidenza della Regione Calabria “Gianluca Calllipo”, promosso dal Comitato locale Pro Callipo, ha registrato una notevole partecipazione di pubblico all’intervento dell’aspirante governatore. La visita del sindaco di Pizzo è stata oggetto di un piccolo episodio che ha sottolineato ancora di più la spaccatura all’interno del PD locale. Al suo arrivo la sede cittadina del PD risultava chiusa, e nessuno dei membri della segreteria provinciale è riuscito ad aprire la porta, perché la serratura era stata cambiata giorni prima. Comunque sia il segretario cittadino Facente si è difeso urlando alla ‘bufala’ (leggi qui). Gianluca Callipo durante la giornata ha incontrato alcuni pescatori affermando: “La Regione deve essere capace di schierarsi al fianco dei pescatori, per parlare in modo autorevole con Governo e Comunità europea affinché le limitazioni dell’Unione Europea alla pesca non diventino la pietra tombale di un settore che in Calabria conta migliaia di addetti. L’ecosistema marino va tutelato ed i pescatori sono i primi ad esserne consapevoli, perché dipendono dal mare e dalle sue risorse. Ma occorre trovare soluzioni di compromesso che salvaguardino anche l’occupazione, perché in Calabria anche il lavoro è ormai in via d’estinzione». «Il settore ittico va difeso – ha continuato -. Ecco perché ritengo necessario l’adozione di un piano di gestione regionale che consenta alcune deroghe ai divieti Ue, così come avviene in altre regioni d’Italia».
Callipo, dopo essersi trattenuto a lungo con i numerosi cittadini che lo hanno raggiunto in piazza, ha partecipato a un dibattito organizzato dal comitato cittadino che sostiene la sua candidatura alla Regione. Nel suo intervento ha toccato numerosi temi, a cominciare dal filo conduttore della sua campagna, cioè il rinnovo della classe dirigente calabrese. «Un passaggio obbligato – ha detto – senza il quale, tutte le buone intenzioni sparse a piene mani nel corso degli ultimi decenni resteranno come al solito lettera morta». Tornando ai temi specifici che riguardano la zona jonica ed in particolare l’area di Cirò, famosa per la produzione del noto vino calabrese, Callipo ha rimarcato la necessità di promuovere e tutelare la risorsa enogastronomica, attraverso politiche mirate che vadano ad integrare la risorsa agricola e quella turistica. «Il settore agricolo è l’unico che in questi anni di crisi ha fatto registrare la nascita di nuove imprese, molte delle quali costituite da giovani che hanno trovato in questo comparto uno sbocco occupazionale – ha affermato -. È la prova che l’agricoltura va sostenuta, incentivando le colture di qualità e le eccellenze. Turismo, cultura e agroalimentare sono settori che in Calabria possono trovare una perfetta sintesi produttiva e fare da locomotiva all’economia». Infine, sull’ammodernamento e la messa in sicurezza della strada statale 106, Callipo ha detto che «non sono ammessi altri ritardi e si deve procedere subito con la progettazione definitiva». «Se ne parla da tempo immemorabile – ha aggiunto -. Mettere nuovamente in discussione il tracciato può determinare la perdita dei finanziamenti e altri lunghissimi anni di attesa. La Calabria non può più aspettare, è arrivato il momento di agire».