Nell’ambito della legge 89/2014 all’art. 33 che stabilisce gli “Strumenti per favorire l’estinzione dei debiti delle pubbliche amministrazioni” e introduce la possibilità per gli Enti locali in situazione di dissesto, che hanno adottato la modalità semplificata di liquidazione, di chiedere una anticipazione da destinare all’incremento della massa attiva, il Comune di Cirò Marina, trovandosi in tale situazione, ha provveduto ad inoltrare al Ministero dell’Interno apposita istanza, che è stata approvata dallo stesso Ministero per l’ importo di 8.154.000,00 Euro. “Tale somma, si legge nel comunicato diffuso dalla stessa Amministrazione, consentirà al nostro Comune di accelerare, in maniera decisiva, le procedure di liquidazione da parte della Commissione Straordinaria di Liquidazione, che, da qui a breve, potrà concludere l’intero procedimento.” L’importo sarà rimborsato, da parte del Comune, mediante un Piano di ammortamento a rate costanti, comprensive degli interessi, in un periodo di vent’anni, con decorrenza dall’anno successivo a quello in cui viene erogata la somma in questione. “Inizialmente perplessi se attivare o meno tale procedura, hanno dichiarato congiuntamente l’assessore al bilancio, Sergio Ferrari e il Sindaco, Roberto Siciliani, hanno deciso per l’attivazione dopo avere verificato che tra il 2015 e il 2017, il Comune terminerà il pagamento delle rate attivate per mutui contratti precedentemente, per un importo di circa € 460.000,00 e nella considerazione che il pagamento della prima rata avverrà nel 2015, il Comune, quindi potrà farsene carico, insieme, ovviamente, ad una sempre attenta ed oculata gestione finanziaria, soprattutto in termini di contrazione della spesa ed incremento delle entrate tributarie.” Si potrà quindi, in tempi relativamente brevi, grazie anche al lavoro dell’Organo Straordinario di Liquidazione, chiudere la fase del dissesto finanziario dell’Ente scongiurando l’alienazione dei beni patrimoniali.
Come si ricorderà, nel momento della dichiarazione di dissesto, l’Ente aveva accertato circa 32 milioni di debiti, censendo 428 partite creditorie di cui 130 non ammessi. Allo stato l’OSL ha provveduto ad ammettere alla massa passiva circa € 2.800.000,00 pagando già € 1.320.000,0 circa, quindi con una percentuale del credito vantato del 47,14%. Sono stati esclusi crediti nei confronti dell’Ente per € 743.153,65 in quanto privi di giustificativi; sono stati già recuperati € 338.694,51 di tributi, si tratta di somme già compensate ed inserite tra i pagamenti già effettuati. Inoltre ad oggi l’OSL dispone di circa 2 milioni di euro di liquidità, pertanto, il debito residuo è di circa 27 milioni di euro, (la scelta oculata dell’Ente di adottare la procedura semplificata prevede di saldare il debito al 40% ) e per estinguerlo occorrono circa 11 milioni. Di questi 11 milioni l’OSL vanta ancora un credito nei confronti del Ministero di circa 1 milione di euro (sarebbe la terza tranche del contributo a fondo perduto ottenuto grazie al dissesto, di tale contributo l’OSL ha già ottenuto le prime due tranche per un importo di poco più di 2 milioni di euro). E ancora, come anzidetto, l’OSL dispone di circa due milioni di liquidità e pertanto grazie al mutuo già concesso dal Ministero, “saremo in grado di chiudere prima di ogni rosea aspettativa la procedura del dissesto finanziario.” In conclusione, preme affermare all’assessore Ferrari e al Sindaco che “grazie alla procedura del dissesto finanziario, da qui a breve, potremmo affermare di esserci insediati ed aver trovato circa 32 milioni di euro di debiti scaduti…e nell’arco di tre/quattro anni essere riusciti a ridurre il debito a circa 4 milioni di euro ma soprattutto essere riusciti a trasformare il debito da scaduto a debito a lungo periodo (venti e trenta anni)”.