I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza e del Ros, in un’operazione condotta nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Dda di Catanzaro denominata “Purgatorio”, hanno sgominato un’organizzazione criminale che gestiva un traffico di reperti archeologici trafugati in varie aree della Calabria. Tra le persone finite in manette il boss Pantaleone Mancuso, di 78 anni, detto «Vetrinetta», uno dei capi storici dell’omonima cosca della ‘ndrangheta. Ai domiciliari anche l’archeologo Giuseppe Braghò, noto per i suoi studi sui Bronzi di Riace, Francesco Staropoli (56) e Giuseppe Tavella (54). Destinatari della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Vibo Valentia sono, invece, il trafficante internazionale di reperti archeologici Luigi Fabiano (47), svizzero di origini italiane, Orazio Cicerone (42) e Pietro Proto (53).