Nel cuore delle iniziative estive, nella serata di mercoledì scorso, un “tuffo” nel passato. Traendo spunto dalla presentazione dell’ultimo lavoro letterario del maestro, scenografo, scrittore, musicista, commediografo, Cataldo Amoruso, egli stesso componente della band, si sono ritrovati n piazza Diaz gli indimenticati e tanto applauditi “Ciros”. Una band nata negli anni 60 dalla voglia e volontà di pochi amici di dare sfogo alla fantasia, alla voglia di vivere, all’amore per la musica e per la loro terra. Dal duo Nicodemo Malena e Nick Malena, unitamente all’indimenticato, Capo Mezzotero, ideatore della “Rampa” una sorta di festival della canzone, nascono così i Ciros, che appunto mercoledì sono stati invitati sul palco predisposto in piazza Diaz per essere omaggiati da un bagno di amici, di estimatori, di persone che in quegli anni ne hanno seguito la storia, hanno cantato con loro, ne hanno apprezzato la musica. La prima storica band ad incidere dei dischi e oltrepassare i confini regionali. Nik Malena, Nicodemo Malena , Cataldo De Bartolo, Sasà Molinaro, Cataldo Amoruso, Cataldo Morelli, Gino Colicchio. Qusti gli artisti che hanno lavorato in vari momenti con il gruppo dei Ciros e che insieme al Capo Mezzotero hanno reso indimenticata la Rampa e hanno costituito esempio per tanti altri giovani a proseguire su questa strada. Ultimi in ordine di tempo gli attuali Carboidrati ma non solo.
Una serata che, come dicevamo, è stata un tuffo nei ricordi, alla dolce vita di un tempo fatta di estati a suon di musica. A condurre la serata, il presidente della Pro Loco, Demo Martino che ha scandito i tempi delle interviste, dei ricordi, degli aneddoti, degli interventi di alcuni presenti che hanno con piacere tributato a Cataldo Amoruso e a tutti i componenti la band i dovuti applausi che potremmo sintetizzare con le parole espresse da Nelly Brisinda Pugliese, fatte proprie anche dal Sindaco, Roberto Siciliani, tratte dalla famosa canzone “se stasera sono qui”… “lo siamo perché vi abbiamo voluto bene e ve ne vogliamo ancora”. Un revival di ricordi, di emozioni, di giusti riconoscimenti a coloro che sono stati e resteranno nella storia musicale della nostra città. Una serata fortemente voluta dai figli, Angelo Amoruso in primis, artista anch’esso e da tutta la famiglia. Un riconoscimento che già era stato tributato loro in occasione della prima edizione del premio “Radici”, nel 2013 e che aveva a ragione assegnato loro un posto nella memoria dei ricordi più belli della città, di un tempo che fù. Non poteva concludersi meglio la serata che sulle note della canzone “Costa Rica” cantata da Gino Colocchio, che ha fatto danzare tutta la gente accorsa numerosissima piazza.
UN PO’ DI STORIA – I Ciros nascono nel 1965 dal duo Nicodemo Malena e Nick Malena che insieme al Capo Mezzotero idearono la prima Rampa (Festival di canzoni). Nel novembre del1965 al duo Malena si aggiunse Cataldo Amoruso, al basso e Salvatore Molinari, alla batteria. Il 12 febbraio del 1966 debuttarono al cinema Russo ottenendo un grande successo. Incominciarono a girare per i paesi della Calabria partecipando alle feste di piazza che procurava l’abile e bravo Giuseppe Seminara. In seguito, Salvatore Molinari, per un banale disguido, fu sostituito da Cataldo De Bartolo. Nello stesso anno Cataldo Amoruso compose la canzone “Un giorno triste”, il disco approdò alla Rai e veniva trasmessa dalla radio alle due del pomeriggio per circa un anno, e ciò aumentò la popolarità dei Ciros, poiché potevano sintonizzarsi alla radio ed ascoltare “Un giorno triste” in tutta Italia, così gli immigrati calabresi, diffusi in Lombardia, Piemonte, Liguria ed altre regioni potevano essere orgogliosi di ascoltare questo gruppo vocale di giovani cirotani.
I Ciros parteciparono alla rampa del 1966, come ospite c’era Aurelio Fierro, col suo cavallo di battaglia “Lazzarella”, con “Guaglione” e “scapricciatelo”. C’era anche Tony Astarita che cantava “Core Spezzato”. Alla rampa del 1967 parteciparono Gimmy Fontana con “il Mondo” e Riccardo del Turco con “Luglio”- nel 1968 la protagonista della Rampa era Anna Identici. Nel 1967 Cataldo Amoruso con i Ciros incise un altro pezzo molto discusso all’epoca “Quella che cercavo” cantata da Rino Noce e un “Tipo come te” cantata da Gino Colicchio, due nuovi acquisti dei Ciros perché era andato via il bravo Nick Malena. Alla fine del 1968 Cataldo Amoruso e i Ciros approdarono a Roma al Night Club il Maxsim con una nuova formazione. Basso Amoruso, chitarra Franco Remo, organo Rino Noce, voce solista Gino Colicchio, che ormai aveva lasciato definitivamente i Ribelli di Celentano, alla batteria ritornò Salvatore Molinari.