Lo SPI CGIL di Crotone, da oltre un anno, ha pubblicamente denunciato il gravissimo ritardo nello stato di attuazione dei “ PAC – Piani di Azione e Coesione” , fondi destinati agli anziani ultrasessantacinquenni e all’infanzia 0 – 3 anni.
Ritardi dovuti prima alla progettazione, poi all’approvazione, poi alla pubblicazione dei bandi ed oggi, a come far partire la macchina lavorativa.
Peccato non avere iniziato prima, peccato non avere speso già i soldi del primo riparto,( qui grava sia la questione delle anticipazioni, ritenute insufficienti dai distretti socioassistenziali a causa della difficile situazione dei bilanci comunali ), decine di migliaia di euro, il progetto complessivo cura degli anziani e cura all’ infanzia nella nostra provincia ammonta ad oltre 8 milioni di euro,una vera manna dal cielo, si sarebbe potuto migliorare ed ampliare l’assistenza domiciliare ai nostri anziani, si sarebbero potuto costruire strutture pubbliche di asili nido,si sarebbe potuto ridurre il divario tra il sud ed il centro nord del paese sui numeri degli anziani assistiti a domicilio e dei bambini 0 – 3 anni che avrebbero potuto usufruire di asili nido e scuole pubbliche per l’infanzia.
Peccato non essere stati in grado di offrire, sia con l’assistenza domiciliare agli anziani che con gli asili nido, occupazione nella nostra provincia, ( tra le province più povere d’Italia) decine e decine di giovani.
Ad oggi, su 4 distretti, solo il distretto di Cirò Marina, ha avviato, ed assegnato tramite bando ad una cooperativa, l’assistenza domiciliare agli anziani,mentre il distretto di Crotone il progetto pac anziani non è ancora partito, (è stata fatta pochi giorni fa la determina di affidamento ad una cooperativa sociale, non senza problemi con la gara, il cronoprogramma non è stato fatto entro il 16 settembre,il progetto pac infanzia non è stato avviato, sono pronti gli atti ma non è possibile fare la gara per insufficienza dei fondi, mancano 53 mila euro per l’iva, stessi ritardi li riscontriamo nel distretto di Mesoraca e di S. Giovanni In Fiore.
Tra le quattro regioni cosiddette a obbiettivo convergenza (Sicilia, Calabria, Campania, Puglia ) solo la Calabria non ha avuto approvato nessun piano del II° riparto, uno dei motivi è la mancata quota di compartecipazione delle ASP prevista nelle convenzioni tra distretti ed ASP appunto.
Il sindacato confederale era riuscito con l’allora assessore alle Politiche Sociali Carlo Guccione ad ottenere un impegno dellaRegione Calabria di intervento economico mediante la Finanziaria Fincalabria.
Ora l’impegno è tutto del nuovo assessore alle Politiche Sociali la quale è stata investita del problema da lungo tempo, ad oggi pare senza alcun esito.
In tutta la regione il ritardo è pressoché uniforme, i distretti sembrano tutti avere gli stessi problemi, poco personale, poco personale altamente istruito e competente per la programmazione e la progettazione, poche risorse proprie da anticipare, anche le ASP non sono da meno.
Ed ecco, quindi, il punto, il sindacato che sta col fiato sul collo, ogni giorno, dal livello Provinciale, Regionale a quello Nazionale, gli anziani a gridare vendetta per alleviare i loro sacrifici e quelli delle loro famiglie sempre più impegnate 24 ore su 24 , a sborsare quattrini per badanti ed assistenti , gridano vendetta questi territori poveri , per la montagna di soldi che pur ci sono e non si è in grado di spendere, gridano vendetta quelle decine e decine di giovani e meno giovani che vedono svanire occasioni di lavoro che può sembrare precario e provvisorio e che invece può diventare stabile e definitivo se ognuno farà bene la propria parte o meglio dire il proprio dovere.