“Altro che viltà! Le dimissioni sono state un atto di coraggio in difesa degli interessi della cittadina; ogni mese in più voleva dire aggravare lo stato dei conti che, dopo solo 3 anni dal dissesto, ora spingono il Comune di Cirò Marina nel baratro; sono almeno altri 10 milioni, infatti, i debiti accumulati che ora vanno sommati ai mutui accesi per ripianare i 30 milioni di passivo accertato al 31.12.11”. Sono tante, articolate e pesanti le accuse dei 9 consiglieri (4 della maggioranza di Spazio Popolare, Gentile, Chiarelli, Anania e Ferrara, e 5 di opposizione: Parrilla e Carluccio (Pd), Malena e Spataro (Pdl) e Amoruso) a 10 giorni dalle loro dimissioni contestuali che hanno mandato a casa il Sindaco Roberto Siciliani, spiegano le ragioni “di un gesto – precisano – che nessuno di noi si è divertito a fare”. “L’amministrazione Siciliani – osserva attingendo alle sue competenze di commercialista, Salvatore Malena (Pdl) – ha messo la polvere sotto il tappeto. Dietro l’apparente pareggio del bilancio c’è un Ente che spende ma incassa virtualmente; ne sono sintomi il sistematico ricorso all’anticipazione di cassa, arrivata 2.800.000 €, il mancato pagamento dei grossi fornitori: dalla Sorical alla De.ri.co; e ciò malgrado nel febbraio ’14, l’ass. Ferrari abbia dichiarato in cassa 2 milioni e 300 mila €. Si auspica che, con la verifica, il commissario prefettizio faccia chiarezza sulla situazione. Nel cercare di nascondere – aggiunge – non si è approfittato nemmeno della possibilità di riaccertare i residui passivi, mentre, tra addizionale comunale e costi dei servizi la pressione tributaria sui cittadini è diventata esorbitante”.
Per Anania, tacciato di scarso attivismo come assessore e “alto tradimento” come consigliere da Siciliani “l’aumento dei servizi è conseguenza dei costi ingiustificati dei servizi: i cittadini – spiega – pagano l’acqua 3 € a mc, più del doppio i commercianti: una enormità; l’accordo che stavo chiudendo con la Soakro prevedeva un costo di 900 mila €: invece oggi è di 1 milione e 900 mila; Cirò Marina, poi, è l’unica realtà che non ha aderito alla centrale unica di acquisto e dove il sistema di raccolta differenziata, invece, di diminuire i costi, li ha aumentati del 40%”. Le motivazioni di Anania alle sue dimissioni da assessore nel giugno ’13, sono un’altra stoccata al vetriolo: “Non ho condiviso mai il Piano Strutturale Associato in quanto iniquo, ingiusto ed illegale; non è un caso che le irregolarità lo hanno fatto arenare alla Regione; e diverse, erano state le mie soluzioni sulla Syndial”. Non meno duro sulle conseguenze della presunta “gestione elettoralistica di Siciliani”, Parrilla “con molta superficialità e mettendo in allarme la corte dei conti, si è adottato come sistema ordinario il cottimo fiduciario; si è sacrificato sull’altare del clientelarismo opere malfatte o inutili vedasi le condizioni disastrose della strada di Salvogaro appena bitumata o la scelta di rivestire con una zoccolatura in marmo il Comune”. I consiglieri di “Spazio popolare” precisano: “sull’allarme crescente sui conti si è saldata la scelta delle dimissioni che si è innestata sul malessere diffuso nella maggioranza verso una gestione “monocratica” che esplose già nel dicembre ’12 con la diserzione in Aula di 4 assessori (Amoruso, Ferrari, Gentile e Anania). “Alla richiesta di un cambio di passo di chi ha reso l’amministrazione una campagna elettorale permanente, una continua caccia di voti, Siciliani, portando a se qualcuno che gli ha, poi, fatto sponda, ha sempre fatto spallucce e risposto spavaldo”.
Carissimo Signor Angelo, abbiamo programmato l’asfaltatura delle strade con una parte delle royalties, che sono arrivate da poco. Il Commissario Prefettizio ha approvato in toto la nostra delibera di Giunta con la suddivisione delle royalties. Tenga presente che, dopo molti anni, abbiamo provveduto all’allaccio delle case di via Salvogaro alla rete fognaria pubblica con molte difficoltà a causa di alcuni casi di abusivismo. Non avendo personale a sufficienza per controllare gli allacci abusivi, abbiamo affidato ad una ditta esterna, che ha assunto personale, l’incarico di individuare gli allacci abusivi oppure inesistenti alla rete idrica. C’erano intere zone senza contatori. Sono stati installati quasi 800 contatori. Come mai non si chiede il motivo per cui abbiamo dovuto fare eseguire tutte queste opere di urbanizzazione primaria, in via Taverna, in località Madonna di Mare (dove non c’era l’illuminazione) e potrei andare avanti all’infinito? Con oltre 32 Milioni di euro di debiti fatti dall’ex sindaco Parrilla, più i trasferimenti statali che erano 2 Milioni di euro l’anno, prima di essere tagliati, cosa ha fatto Parrilla che mi ha preceduto? Non abbiamo fatto inoltre folli spese per l’estate cirotana: quello che abbiamo speso noi negli altri Comuni turistici si spende per organizzare tre serate, anche in piccoli Comuni. Abbiamo avuto un ritorno economico eccezionale. Le strisce blu hanno fatto lavorare 7 giovani a rotazione e hanno portato ordine, civiltà e soldi. Il Venerdì di Repubblica ci ha dedicato un articolo come località turistica col più basso prezzo del ticket. Le porgo cordiali saluti
Carissima Signora Susanna, siamo andati a casa e basta, come vede. Non può comunque scrivere delle inesattezze. Come fa ad affermare che io e gli assessori che mi sono rimasti fedeli non abbiamo fatto niente? Appena ci siamo insediati Cirò Marina era senza luce per i debiti milionari accumulati dall’ex sindaco Parrilla con Enel ed Edison, era buio pure al cimitero, e senz’acqua per i debiti milionari con la Sorical. In municipio arrivavano tutti i giorni decreti ingiuntivi e pignoramenti. Le elenco solo alcune delle nostre opere: la farmacia comunale, che porta un incasso nelle casse comunali per 20 anni; la dichiarazione di dissesto finanziario del Comune, che aveva debiti per oltre 32 Milioni di euro, e l’inizio di una politica di risanamento dei conti; il rifacimento del Teatro Alikia, ch’era invivibile con una pessima acustica e senza climatizzazione; la sistemazione della piscina comunale, che perdeva acqua; la sistemazione della sala convegni comunale di palazzo Porti, con climatizzatore; la riqualificazione di Via Pola con altri fondi, perché la somma originaria non l’abbiamo trovata più; i 700 mila euro ottenuti dalla Regione per gli scavi archeologici che inizieranno a giorni; il ritorno dell’acrolito di Apollo Aleo per la prima volta dal giorno del suo ritrovamento; abbiamo ottenuto i locali della Stazione ferroviaria e li abbiamo assegnati gratis alle associazioni impegnate nel sociale e pure a due persone senza casa; la fruibilità della pineta con barbecue e percorsi; la mia elezione nella Giunta esecutiva della Città del Vino, vanificata dalla mia caduta; gli impianti fotovoltaici sui tetti delle scuole. Mi fermo qui per dirle che le ditte sono state pagate tutte sotto la mia Amministrazione ed hanno lavorato tutte. Abbiamo eseguito lavori con l’impegno di spesa. Abbiamo invece trovato oltre 1 milione di euro senza impegno di spesa. Cordiali Saluti
Mi ripeto citando Giuseppe Tomasi di Lampedusa: mi siedo aspettando che tutto cambi affinché nulla cambi.
Meditate gente, meditate!
Ma basta. non mi pare che 9 persone tutto di un tratto hanno perso la testa. È stata una amministrazione totalmente scadente.non si è vista mai un opera degna di questo nome. In 5 anni un paese come Cirò Marina non ha mai fatto un bando di gara ( caso unico in Italia) e si sono affidati sempre al cottimo fiduciario per dare u a mano agli amici degli amici. Hanno vinto 5 anni fa perché hanno costruito uba squadra basata sugli interessi, e questo il sindaco li sapeva, ovvio che nob poteva durare. È caduto Marini, è caduto il sindaco di altre città molto più importante addirittura si è dimesso il papa e si fa un casino per siciliani.. ma andate a casa e basta
Sorge spontanea una domanda : perchè ve ne siete accorti solo ora, anzichè spolverare il tappeto quando ormai era troppo tardi?
Mi sembra che gli impegni di spesa debbano essere discussi e approvati in consiglio, o sbaglio ?
Viene citata la strada di Salvogaro, mentre è tutta Cirò Marina ad essere piena di voragini anche nelle vie più frequentate. Per non parlare della spazzatura, ammassata in ogni punto del paese, delle zone in cui non esiste fognatura nè illuminazione pubblica (e il cittadino paga le tasse), delle discutibili scelte di riempire la città di strisce blu che vengono controllate solo in determinati punti(altra operazione sballata e di facciata). L’evasione dei canoni idrici chi la controlla ? E le folli spese per le manifestazioni estive ? Sono tutte cose di cui non eravate al corrente ? Ripeto che Cirò Marina deve risorgere partendo dalle piccole cose di tutti i giorni, e solo perseguendo tutti insieme la legalità, l’onestà e l’amore per il proprio paese si riuscirà a cambiare rotta.
C’è qualcosa che non quadra, cari consiglieri.