“Il servizio di pronto intervento tramite elisoccorso, era stato presentato a suo tempo, come la panacea di tutti i mali che viveva la sanità pubblica crotonese.” Comincia così la nota di Giancarlo Rizzo del Movimento Sociale. “A fronte dei già numerosi e pesanti tagli – aggiunge Rizzo – e ridimensionamenti che la struttura ospedaliera di Crotone aveva subito, si era attivato il servizio aereo quale prioritario mezzo di intervento a tutela della salute in modo da consentire un pronto intervento non solo per quei decorsi che fino a quel momento erano stati tranquillamente affrontati a Crotone, ma soprattutto “per evitare l’isolamento sanitario del territorio”, tenendolo in continuo contatto con strutture sanitarie di maggiore importanza e dimensione. Ed era ormai diventato un appuntamento quasi giornaliero il vedere arrivare e ripartire l’elicottero giallo a sostegno di gravità sanitarie. Oggi il servizio viene sospeso per una manifesta incapacità della politica che non ha saputo gestire al meglio le risorse regionali della sanità, ma soprattutto viene chiuso per la perdurante e sospetta miopia di chi la dirige attualmente.”
“E’ evidente – si legge ancora – che, in uno Stato bene ordinato, la cura della salute fisica del popolo deve essere al primo posto. Sull’altare dell’economia si uccide ancora di più ogni speranza della nostra città e del suo territorio provinciale, in un settore che dovrebbe essere intoccabile per tutti i cittadini. Una classe politica indegna di tale titolo viene commissariata da un governo della stessa colorazione politica e se qualcuno aveva fantasticato che la presenza al comune, alla regione ed al governo di una stessa parte politica avrebbe favorito la difesa della nostra terra, oggi deve arrendersi alla realtà e convincersi che la nostra Crotone, viene tradita ogni giorno di più.” “Attenzione – conclude Rizzo – perché la sopportazione dell’umile, ma dignitosa gente di Calabria è arrivata al massimo della sopportazione e vorremo capire con quale “faccia di bronzo” verranno nei prossimi giorni, sottosegretari, assessori regionali e cariche varie per chiedere l’unica cosa che gli interessa : i voti. A loro diciamo solo : Meglio il pianto di una sconfitta che la vergogna di non aver lottato”
Alt,un momento!
Alla denuncia siamo tutti bravi,il problema è quando si passa alla soluzione dei problemi.
Il signore di cui sopra giustamente denuncia,dal suo colore politico,la parte avversa,giusto!,ma se prendiamo ad esempio la giunta regionale precedente non è che abbiano fatto sfaceli e poi sappiamo come è andata a finire!
Da cittadino se ne avessi la facoltà suggerirei al presidente Oliverio di dimettersi,giusto per dare un segnale ed uscire da questa sitazione da “anitra zoppa”per il fatto che non può decidere nulla,cosi’,giusto per dare un segnale forte,visto che “l’ingegnere” che fa queste scelte non ha capito che la sanità non può essere governata come un’azienda qualsiasi senza offrire il benchè minimo servizio.
Vorrei azzardare una traduzione alla locuzione: Occorre ridimensionare la spesa sanitaria calabrese. Traduco: se ti piglia un accidente purtroppo, se non hai soldi tuoi, devi morire!
Bella roba-
Vorrei comunque sottolineare che benché il Servizio Sanitario Nazionale è, per l’appunto, un servizio che lo Stato eroga ai cittadini a fronte delle tasse pagate, lo fanno passare per Azienda (ovvero iniziativa a scopo di lucro). Invece di chiudere i reparti dei nostri ospedali, perché non mandano a casa l’immensa pletora di amministrativi che vi bivaccano senza far nulla quasi tutto il giorno? E che dire di quei medici che con immenso spirito di abnegazione fanno il proprio dovere e pure quello degli altri che si vedono scavalcare dal politicastro di turno.
Però alla fine votiamo sempre gli stessi elementi od i loro accoliti!