Continua, sempre più amaramente, il nostro itinerario sulle mancate occasioni in una città in coma come la nostra. A Crotone un polo di documentazione archivistica per la Regione Calabria e l’archivio di Stato: è questo l’annuncio dato dal sindaco del tempo nel corso di una conferenza stampa. Era l’anno del Signore 2007! All’incontro erano presenti, si badi bene, non solo giornalisti ma anche Dorina Bianchi, allora deputata; il direttore generale per gli Archivi; l’assessore comunale alla Cultura; il Sovrintendente archivistico per la Calabria e un dirigente comunale. Si disse, in quell’occasione, che, per poter ottenere l’archivio di Stato, l’Amministrazione comunale ci aveva lavorato da tempo. Il sindaco dichiarava che la struttura archivistica sarebbe stata allocata nell’edificio dell’ex biblioteca comunale. “Il centro che nascerà nella città -parole del primo cittadino – è molto importante perché prevede una serie di iniziative, tra cui alcune legate alla conservazione documentale, all’archivio storico cittadino e strutture di formazione.” Insomma, si pensava di rivalorizzare, tra l’altro, l’importante archivio di famiglia come quello dei Lucifero.
Che dire? Le intenzioni sono sempre apprezzabili ma tra il dire e il fare! In fatti non si è fatto nulla. Perché? E meno male che la deputata, presente, ce l’aveva messa tutta per realizzare l’importante centro archivistico per “una città, secondo la stessa Bianchi, importante in passato e [che] si candida ad esserlo anche in futuro”. Quale futuro? E c’è ancora qualcuno che parla di Crotone capitale della Cultura! Al postutto, sono graditi chiarimenti o smentite!
Crotone, il premio “Nuova Consapevolezza nella Scuola 2025” al prof. Loris Rossetto e alla prof.ssa Rossella Frandina
Il premio "Nuova Consapevolezza nella Scuola", l’annuale riconoscimento istituito dal Comune di Crotone per promuovere l'impegno dei docenti che, oltre...
Facciamo qualcosa di più importante! Si riordini l’archivio comunale di Crotone con i suoi archivi aggregati e si organizzino i locali con un deposito a norma e una sala studio. Si assuma un archivista per una gestione di minima: direi almeno 12 ore alla settimana di apertura al pubblico e 12 per svolgere pratiche varie d’archivio. Si organizzi un polo archivistico con i Comuni della Provincia di Crotone, stabilendo con la Soprintendenza archivistica e bibliografica un piano di lavoro per i riordini, la fruizione, i restauri dei documenti significativi, incaricando una piccola équipe di archivisti per lo svolgimento di tali lavori.