Dopo alcuni anni mi rivedo costretto ad intervenire sulla pericolosissima via Falcone – Borsellino, stradone a scorrimento velocissimo che collega il centro di Crotone all’ingresso sud della città e al popoloso quartiere di Tufolo – Farina. Sto dicendo di un’arteria urbana ormai diventata trafficatissima tangenziale dopo il quasi abbandono della vecchia strada d’entrata in città, la già via Cutro oggi via Giovanni Paolo II. Su via Falcone – Borsellino e il prolungamento di viale Gioacchino da Fiore si affacciano una scuola dell’infanzia, una scuola media ed un istituto d’istruzione superiore, oltre alla sede provinciale dei Vigili del Fuoco, la sede della Croce Rossa, la già ultimata sede del Comando provinciale dei Carabinieri e una chiesa parrocchiale. Più avanti verso il nuovo popoloso quartiere di Tufolo – Farina trovano sede alcuni uffici quali quello scolastico provinciale, l’Ufficio del Tesoro, uffici dell’Asp, ufficio postale e filiali di banche, due chiese parrocchiali e tanto altro ancora. Nelle adiacenze anche la sede della Camera di Commercio. Da qui transitano le ambulanze, i mezzi della polizia penitenziaria a sirene spiegate, le auto blu di politici ed istituzioni varie. Di tutto, di più. Strada, insomma, ormai divenuta una circonvallazione a scorrimento veloce, anzi velocissimo. Neanche fossimo sulla pista di Imola. Finora non si è fatto nulla, nessun accorgimento per evitare gli incidenti; già, nel passato, sono stati investiti anche bambini. I residenti di questo tratto urbano tante volte hanno manifestato le loro ansie e paure anche attraverso petizioni al Prefetto e chiesto l’intervento di televisioni e stampa.
Il problema è abbastanza datato. Tanti anni son passati e su questa arteria e le sue traverse non si è mai visto nulla di quanto promesso e predicato dai tanti zelanti assessori alla viabilità succedutisi nell’amministrazione comunale. E dire che vi attraversa, quotidianamente, anche qualche amministratore. Urge intervenire! Le strisce pedonali? Inutili perché incivili automobilisti ce ne sono e non pochi. I dissuasori di velocità potrebbero essere la soluzione ideale. L’art. 42 del Codice della strada e nell’art. 179 del relativo regolamento di attuazione lo prevedono: adeguata segnalazione verticale e luminosa, dossi artificiali e solide bande sonore sulla carreggiata. L’art. citato recita che “su tutte le strade si possono adottare sistemi di rallentamento della velocità costituiti da bande trasversali a effetto ottico, acustico o vibratorio, ottenibili con opportuni mezzi di segnalamento orizzontale o trattamento della superficie della pavimentazione”. Anche altre città del nord, in particolare in Emilia è stato adottato tale sistema. È chiaro che il Comune ha seri problemi economici ma sulla sicurezza dei bambini e degli anziani non si dovrebbe badare a spesa. Qualche festarella o sagra in meno può bastare! Con la speranza che nel frattempo non ci scappi il morto (non sia mai). Forse solo così si interverrà!