Carlo Colucci ha presentato sabato sera nella sala congressi “Mons. Vitetti” programma e componenti. “Affidiamo le ragioni della speranza di sviluppo, di una nuova svolta vera e di rilancio del paese nelle mani del candidato a sindaco di questa coalizione Carlo Colucci- è quanto ha fatto pervenire da Roma in una lettera il deputato Nicodemo Oliverio”. Parte attiva della coalizione il consigliere d’opposizione Giuseppe Siciliani, il quale ha criticato e messo in evidenza come dapprima il candidato Mario Sculco facesse prima parte di questa coalizione e il giorno dopo “per motivi di famiglia”- il candidato Sculco si ritrovava a far parte della lista opposta- un vero tradimento ha detto, non credo alla decisione della così detta “famiglia”. E ancora- Noi ci siamo candidati perché in dieci anni- prosegue Siciliani- anche se hanno fatto opere pagandoli con i soldi delle Royalti, sono rimaste vuote di contenuti, dimenticando i giovani, anziani, e disabili, in dieci anni non hanno abbattute le barriere architettoniche, non si può entrare in chiesa ne tantomeno presso gli uffici del comune. Cirò è diventato un paese per vecchi, e se non uniamo i due paesi Cirò e Cirò Marina la situazione economica peggiorerà. Perché solo ora dopo dieci anni prosegue il vulcanico Siciliani- è stato comprato il castello, naturalmente grazie alle Royalti, e prima non è stato fatto nulla, la zona a mare è stata deturpata dal cemento con una passerella inutile ed abbandonata all’incuria, il centro storico murato con cemento ed abbandonato, questa la vera eredità che l’amministrazione Caruso ha lasciato. Per Francesco Marino segretario cittadino del PD – quello che conta ha detto- e creare un gruppo che possa lavorare in futuro per il bene comune: no ad attacchi personali ma solo confronto politico e di programma. Ha fatto bene Caruso a comprare il castello, a fare i musei, la piazzetta ecc.. ma mancano di contenuti, bisogna anche riempirle queste piazze vuote. La figura Di Lilio va bene ma è lasciato da solo, alle manifestazioni a lui dedicate non un solo politico, ne regionale ne nazionale si è visto. Sono stati spesi i soldi delle Royalti dimenticando che solo grazie all’allora assessore provinciale Carlo Colocci e al PD erano riusciti a fare avere questi soldi a tutti i comuni costieri e non solo a Crotone. E’ facile spendere soldi in questo modo, in dieci anni non sono stati in grado di trovare finanziamenti statali, ne regionali ne europei. Uno dei grossi fallimenti di Caruso ha detto Marino- è stato la Giara, ancora a oggi gli agricoltori aspettano di essere pagati per l’uva conferitagli. Altro fallimento è stato il centro storico, la zona a mare, l’area balneare 191 abbandonati a se stessi. Nella patria del vino- prosegue Marino- non esistono le strade del vino, non esiste nessuna recettività . Ed ultimo – ma quale premio trasparenza, riferendosi all’ultimo premio vinto dal comune sulla trasparena.- è nella la normalità che le delibere venissero pubblicate on line. Anche per Francesco Lombardo è strano che il castello sia stato acquisito solo ora dopo dieci anni di amministrazione vuota, e che l’unica cosa che Caruso ha fatto è stato quello di chiudere con cemento porte e finestre delle antiche abitazioni. La politica ha detto deve aggregare, la stessa aggregazione che trovai nel 2003 quando grazie al mio assessorato alla cultura facevo emergere il nome di Lilio all’esterno facendo venire a Cirò per la prima volta lo scienziato Antonio Zichichi. Giuseppe Dell’Aquila altro candidato in lista-Stiamo andando verso una sicura deriva culturale ed economica. Sviluppo zero, agricoltura zero, innovazioni zero, cultura zero: dopo dieci anni dall’ultimo evento culturale su Lilio, alla giornata regionale non si è visto nessun uomo politico ne regionale ne nazionale. La cultura a Cirò ha fallito: non c’è nessuna programmazione per la zona mare; la Rotonda che ha fatto l’Anas se ne è presa la paternità Caruso, ed attraverso la pubblicità, che lui stesso paga, fa passare Cirò per il paese che non è. Il comune prosegue Dell’Aquila- non ha fatto niente per abbassare l’Irpef degli anziani; non ha fatto nessun bando regionale, nessun bando per la cultura e per il turismo e per il mare. Ecco perché dice Dell’Aquila- abbiamo bisogno di” un’altra Cirò”, di unire i servizi con il comune di Cirò Marina, Cirò è un paese spopolato, e presto verrà risucchiato da Cirò Marina. In dieci anni è stato il solo comune che non ha ricevuto un euro da Regione e Stato centrale, hanno saputo sfruttare solo i soldi che arrivano direttamente in cassa grazie alle Royalti. Per questo conclude- occorre avere una sintesi politica e non amicale: Cirò ha bisogno di politici e non di amici. Per il candidato Carmine Murano invece è una lista che va dentro la cultura, dentro le famiglie e tra i giovani per contribuire allo sviluppo del paese.
“ Dieci anni di amministrazioni senza un esponente donna all’interno, noi invece ha detto la candidata Anna Esposito-costituiremo una commissione di pari opportunità fatto solo di donne al sevizio delle donne in difficoltà. Infine- Anche nella scuola l’amministrazione Caruso è stata poco presente.
A concludere la presentazione della lista e del programma il candidato a sindaco Carlo Colucci-daremo lustro-ha detto a Cirò, io mi sento il candidato di tutto il paese , di tutta la gente scontenta che ogni giorno mi ferma per cambiare il paese e dargli speranza, la gente ha detto non vuole targhe e vasi in piazza, ma vuole strade per potersi recare nei propri poderi, nei propri vigneti e uliveti. Spesse volte arriva il tempo di vendemmiare e la gente non può nemmeno farlo visto le condizioni devastante in cui versano le strade interpoderali. Sono tanti i problemi che affliggono i lavoratori prosegue il turbolento Colucci- da ultimo gli operai della raccolta rifiuti sono otto mesi che non si pagano, ed il comune è assente, non ha fatto nulla. In dieci anni dove sono stati , si sono chiusi in comune, invece di andare a reperire finanziamenti, in comune ci devono stare gli impiegati non i politici. Hanno speso i soldi delle Royalti grazie a me che ho fatto si che anche i comuni costieri e non solo Crotone ricevessero tali fondi. La nostra squadra non va a chiudere le porte e le finestre delle case nel centro storico, non le cementifica, dopo un millennio che ha dato lustro a Cirò,. E’ diventato il paese delle targhe, ma l’ultima gli è andata male, lo hanno messo su un muro che non c’entrava niente con la statua di San Francesco, deturpando l’originale monumento privandola della scrittura originale. Un’amministrazione che in due legislature non ha fatto niente per i disabili, per gli anziani,, durante i suoi dieci anni di amministrazione ben mille cittadini sono emigrati. Anche Lilio non può essere ridotto ad essere festeggiato solo a Cirò grazie alla presenza dei soli studenti, ma deve essere esportato fuori, alla Nasa, a NEW –YORC, deve essere sdoganato facciamolo diventare uno scienziato Planetario, un evento mondiale. Nella zona a mare invece nulla in dieci anni è stato fatto se non una selvaggia cementificazione per una passerella abbandonata. Noi creeremo la costa della Ginestra bianca, delle Dune della Marinella, la cui area SIC diventerà occasione di sviluppo. Anche alla foce del torrente Santa Venere creeremo un piccolo porticciolo turistico senza cemento per dare sviluppo e lavoro ai giovani. Creeremo all’interno dell’area Sic il Parco della biodiversità, area questa da dieci anni abbandonata. In questi lunghi anni è stata penalizzata fortemente l’agricoltura: la Giara sfruttata e abbandonata, le persone attendono ancora il pagamento delle uve. Inoltre dobbiamo far riinserire Cirò nei Borghi D’Italia che l’amministrazione Caruso ha cancellato. Tredici anni fa ho lasciato le scuole di Cirò un fiore all’occhiello, oggi sono degradate e dimenticate. Dobbiamo riappropriarci di San Nicodemo, hanno lasciato che Mammola fosse l’unica città che lo festeggia quando da noi è nato, noi dobbiamo festeggiarlo alla grande perché il monachesimo è nato a Cirò. E nei primi cento giorni, se saremo eletti, farò innalzare un monumento in una piazza del monaco cirotano San Nicodemo, progetto partito 13 anni fa affidato dal sottoscritto al maestro Elio Malena.
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